rubrica curata dal dott. Pasquale De Delectis
TUTTO PENSIONE LE DOMANDE DEI NOSTRI LETTORI
PER LE TUE DOMANDE INVIA EMAIL napoli@patronato.anmil.it
27-12-2016
Da:
michele.bonfiglio@tiscali.it [mailto:michele.bonfiglio@tiscali.it]
Inviato: martedì 27 dicembre 2016 10:52
A:
napoli@patronato.anmil.it
Oggetto: (nessun oggetto)
SONO UN COM.TE DI LUNGO CORSO HO 24 ANNI E 8 MESI DI NAVIGAZIONE EFFETTIVA.
Le chiedo se posso andare in pensione per anzianità oppure in pensione per vecchiaia
a 66 anni e sette mesi-
RINGRAZIANDOLA PORGO DISTINTI SALUTI
MICHELE BONFIGLIO VIA DELL'OLMO
Buongiorno, in merito alla sua
richiesta non avendo tutti gli elementi a disposizione, posso
solo dirle che i 24 anni 8 mesi di navigazione effettiva, pur
considerando eventuali prolungamenti, non maturano il diritto
alla pensione di vecchiaia anticipata ( ex anzianità).
Per quanto concerne l’età per
l’accesso alla pensione di vecchiaia, attualmente, è 66 anni e 7
mesi.
Nella speranza, di aver soddisfatto la
sua richiesta, le auguro buon annno.
Pasquale De Dilectis
Direttore Patronato Anmil Napoli
20-12-2016
Buona Sera Dott. De Delectis,sono un marittimo in pensione dal 1/2/2014 con A.I.O. Tra poco dovrò fare la prima visita di revisione triennale, ho presentato domanda e attendo la chiamata a visita. Le chiedo se questi tre anni di I.O. Danno diritto a contribuzione figurativa in assenza di contribuzione da lavoro. In caso di risposta positiva mi attiverò per accedere a un trattamento pensionistico che mi lasci vivere in serenità. In attesa di sue notizie porgo Cordiali Saluti. D.M.
P.S. Risiedo a Modena dove non vi sono patronati con competenze sui marittimi, potrei chiedere a Lei di effettuare un controllo sul mio montante contributivo? Grazie .
Buongiorno Sig. Mastropiero, durante il periodo di godimento dell'assegno ordinario di invalidità, ai sensi della legge 222/84, in assenza di altra contribuzione, viene riconosciuta come contribuzione figurativa utile esclusivamente per la maturazione del diritto a pensione di vecchiaia e non per poter accedere a trattamenti pensionistici anticipati.
Non conoscendo la sua età, posso solo dirle che la pensione di vecchiaia spetta a 66a 7 mesi e solo in questa occasione, in mancanza del requisito contributivo, i contributivi figurativi concorrono per il diritto.
Nella speranza di aver soddisfatto la sua richiesta, le auguro buone feste.
La Direzione
19-12-2016
Oggetto: estratto
conto
Buongiorno
Sono un marittimo in attivita’ nel mio estratto conto inps non risultano i 18 mesi come allievo ufficiale di coperta con la “Tirrenia di navigazione” svolti dal 1974 al 1978.
Cosa devo fare ???
Ho presentato nel maggio 2016 una esplorativa per pensione all’inps ancora attendo risposta .
Cslc Montalbano Francesco
Buongiorno, non
deve fare assolutamente nulla, per il semplice motivo che i
contributi inerenti all’ attività marittima versati prima del
01.01.1980, fanno parte della soppressa Cassa Previdenza
Marinara, pertanto vanno riconosciuti in automatico se il
periodo di navigazione rispetta i parametri imposti dall’ex
legge 413/84. ( Stazza lorda, tonn. Potenza cavalli per asse ).
Nel calcolo della domanda esplorativa
marittima, sono inclusi anche i periodi dal 1974 al 1978 ma gli
stessi non li troverà mai sull’estratto conto.
Stia tranquillo che è normale nel suo
caso.
Cordiali Saluti
La Direzione
16-12-2016
Buonasera Dott. De Dilectis
Sono un ex marittimo con pensione di inabilità marittima , con rendita di infortunio.
Ho versato il mio primo contributo il 16/09/75.
Ho 56 anni compiuti ed attualmente sto lavorando fino al 7 gennaio. L'azienda ha chiesto il licenziamento collettivo in base alla legge 233/91. Volevo sapere se , considerando la mia situazione , fosse possibile chiedere la mobilità , dato che la rendita di infortunio assorbe la pensione marittima in base a quanto è disposto nella riforma Dini (art. 1 comma 43 della legge 335). Nel caso in cui le servissero ulteriori chiarimenti circa la mia domanda , sono a completa disposizione. La ringrazio anticipatamente.
Cordiali Saluti
Cormio Giuseppe
Buongiorno Sig. Cormio, in riferimento
alla sua richiesta faccio presente quanto segue:
Nel suo caso la mobilità è
incompatibile con pensione di inabilità marittima, nel senso che
all’atto dell’invio della domanda dovrà optare se per l’una o
l’altra, se decide di beneficiare della mobilità la pensione di
inabilità marittima verrà sospesa per tutto il periodo di
godimento della prestazione.
Anche per la rendita da infortunio la
normativa stabilisce, che nel caso in cui il periodo di
infortunio coincida con quello di mobilità, il pagamento della
relativa indennità dovrà essere
sospeso per tutto il periodo in cui viene indennizzato
l’infortunio da parte dell’INAIL.
Quindi, in conclusione, sia la
pensione di inabilità che la rendita da infortunio sono
incompatibili con la mobilità.
Cordiali Saluti
La Direzione
17-11-2016
Egr. Dott. De Dilectis,
sono un marittimo, direttore di macchina ed ho 48 anni.
Da circa un anno mi è stata diagnosticata una malattia rara, ovvero l’acromegalia, originata da un adenoma ipofisiario GH secernente, al momento non asportabile chirurgicamente.
A causa dei danni prodotti dalla malattia ho già eseguito alcuni interventi chirurgici intervallati da periodi di ricovero per monitorare la malattia. E dovrò continuare a sottopormi a controlli periodici a tal fine.
In questo ultimo anno ho lavorato alcuni mesi ed attualmente sono in malattia e sto eseguendo terapia farmacologica, in vista dell’intervento chirurgico che si spera risolutivo della malattia, ma che nel contempo potrà essere eseguito presumibilmente non prima di qualche anno.
Vorrei sapere se, data la mia condizione fisica, io possa aver diritto a qualche prestazione erogata dall’Inps, che non comprometta la mia situazione lavorativa in quanto intenderei continuare a lavorare essendo anche relativamente giovane.
Provando a documentarmi, mi è parso di capire che potrei aver diritto all’assegno ordinario di invalidità e vorrei, appunto, chiederle se è così e se l’eventuale infermità fisica, accertata a tal fine, possa farmi rischiare il ritiro del libretto di navigazione.
Nel ringraziarla anticipatamente per la risposta,
la saluto cordialmente.
DM Gennaro Esposito
Buongiorno Sig. Esposito, in
riferimento alla sua richiesta faccio presente quanto segue:
L’assegno ordinario di Invalidità è
compatibile con qualsiasi attività lavorativa, quindi lei
potrebbe presentare domanda di riconoscimento all’Inps per il
riconoscimento della prestazione e se riconosciuto l’istituto
liquiderebbe una prestazione data con tutti i contributivi, sia
derivanti da attività marittima che non marittima.
L’assegno pur essendo compatibile con
qualsiasi attività, può subire delle decurtazioni in presenza di
redditi ( legge 335/95 ) oltre alla trattenuta quota lavoro
sullo stipendio.
Per quanto concerne la problematica
legata alla sua attività marittima è difficile dirle cosa può
succedere, perché la Cassa marittima ( ex Ipsema ) potrebbe,
durante la cura, richiedere, in qualsiasi momento, la visita
presso CM istituita presso la Capitaneria di Porto per valutare
l’idoneità alla navigazione, a prescindere dalla titolarità di
una prestazione erogata dall’Inps.
Quindi il pericolo è sempre dietro
l’angolo quando ci sono particolari situazioni, specialmente se
le patologie non sono risolutive o possono arrecare danno per il
tipo di attività che viene svolto a bordo.
Nella speranza di aver soddisfatto la
sua richiesta di chiarimenti, le porgo cordiali saluti
Pasquale De Dilectis
Patronato Anmil Napoli
10-11-2016
Buonasera,
anzitutto grazie per la celerità e
la completezza della risposta.
Però non ho capito perchè il
conteggio è stato effettuato tenendo conto del “cavallo” tra il
‘91 e il ‘92 anzichè il ‘95 e il ‘96.
E quindi, se come presume, la mia
situazione è corretta, io sono quindi ritenuto “invalido” anche
se invalido non sono? E non c’è modo di evitare che l’INPS mi
trattenga una parte della pensione in caso trovassi lavoro a
terra, ovviamente in regola? Non è che mi sembra una cosa tanto
giusta questa, considerato il fatto che richiedere una nuova
visita medica per l’invalidità molto probabilmente mi verrebbe
respinta di nuovo e comunque credo(se ho capito bene),che in
quel caso l’INPS mi vieterebbe qualunque lavoro a terra, anche
se (sempre se ho ben capito), mi verrebbero accreditati 19 mesi
di lavoro svolto a terra quando ero ragazzo e forse percepirei
anche l’assegno di invalidità,oltre naturalmente alla mia
attuale pensione.Ma perchè l’INPS mi considera “invalido” se poi
il medico ha ritenuto che non ci siano i requisiti per esserlo?
In sostanza dovrò aspettare il
compimento del 66mo anno di età per vederla trasformata in
pensione di anzianità e vedermi accreditati i contributi
rimanenti, con conseguente svincolo delle restrizioni attuali?
Di nuovo un grazie per la
pazienza, buona serata
Carlo Mannucci
Buon pomeriggio, in merito alla sua
richiesta di chiarimenti faccio presente quanto segue:
I primis lei è Titolare di una
pensione di inabilità marittima che è regolata dalle norme
previste dalla legge 413/84, cosa significa ?
Significa che la sua pensione è
calcolata con i contributi che derivano esclusivamente da
attività marittima:
1) Navigazione Effettiva;
2) Prolungamenti ex artt.
24.25 legge 413/84;
3) Servizio Militare (
anche se svolto a terra )
4) Disoccupazione/Naspi
ect a seguito di attività marittima;
5) Periodi di malattia (
Cassa Marittima )
Pertanto la sua pensione è
calcolata nella misura di 33 anni e 7 mesi circa, con
l’esclusione di eventuali periodi di lavoro a terra svolti, i
periodi che vengono presi per il calcolo di pensione ( nel caso
specifico nel sistema retributivo ) sono le retribuzione
esclusivamente di lavoro marittimo, pertanto sono state prese le
retribuzioni marittime degli ultimi cinque anni per i contributi
al 31.12.92 e le retribuzione degli ultimi 10 anni per i
contributi successivi al 31.12.1992 fino alla cessazione del
rapporto di lavoro.
Il calcolo di una pensione
marittima è molto complesso perché basta un periodo di
prolungamento o periodi di malattia neutralizzati che potrebbero
portare ad una diminuzione della retribuzione media settimanale;
ecco perché molti marittimi pur avendo lavorato sulla stessa
nave con le stesse mansioni e gli stessi anni si trovano con
pensioni completamente diverse.
Per essere preciso, non posso dire se
la pensione è calcolata correttamente, perché non ho i dati per
poterla svilupparla, ma guardando gli anni è la pensione penso
che la stessa sia stata liquidata tenendo conto di una
retribuzione media degli ultimi 10 anni di circa 2400/2500 € (
Ripeto ragionamento non corretto ) e chiaro che parliamo di
retribuzione media, quindi oggi molto più alta e dieci anni
prima molto più bassa.
Per quanto concerne la pensione di
inabilità ai sensi della legge 222/84, è una legge diversa e può
essere applicata anche ai lavoratori marittimi, ma nel suo caso
non ha avuto il riconoscimento, se in caso contrario l’avesse
avuto l’Inps avrebbe liquidato una pensione completa inserendo i
contributi di lavoro a terra oltre a riconoscere una
maggiorazione per i contributi mancati fino al compimento del
60esimo anno di età, con l’obbligo della cessazione
dell’attività lavorativa.
Mentre, si ci fosse stato il
riconoscimento dell’assegno ordinario di invalidità, legge
222/84, l’Inps avrebbe provveduto alla liquidazione della
prestazione considerando sia i contributi marittimi che quelli
non marittimi e nel caso specifico non è obbligatoria la
cessazione da qualunque attività marittima.
In conclusione, ho notato che ha
confuso i due ordinamenti, facendo delle considerazioni sulla
222/84 che non viene applicata in presenza di una non idoneità
alla navigazione.
Cosa posso consigliarvi, credo che la
prima cosa da fare valutare se ci sono i presupposti per
ri-presentare la domanda di assegno ordinario di invalidità,
questo tipo di prestazione vi darebbe diritto, qualora ci fosse
il riconoscimento, alla liquidazione di un prestazione
includendo i contributi di attività non marittima ( ad esempio
comandate ), con incremento della pensione, altri consigli non
saprei, dalla mia esperienza posso dirvi che probabilmente la
pensione è calcolata correttamente.
Nella speranza di aver soddisfatto la
sua richiesta, le porgo cordiali saluti
Pasquale De Dilectis
Direttore Patronato Anmil Napoli
09-11-2016
Buongiorno,
In sostanza, sono stato dichiarato
INABILE ALLA NAVIGAZIONE, con conseguente accesso pensionistico
previdenziale sulla base dei contributi versati (34 anni), che
l'INPS considera PENSIONE DI INVALIDITA',con conseguente
INCUMULABILITA' CON REDDITO PER ATTIVITA' LAVORATIVA,
trattenendomi nell'ipotesi appunto di attività lavorativa a
terra, le somme giornaliere di cui all'allegato N°2, cosa che
già di per sè contesto, dato che io sono dichiarato INABILE ALLA
NAVIGAZIONE, non con invalidità nè parziale nè tantomeno totale
per qualsivoglia lavoro A TERRA.
Dall’allegato N°1 che Vi invio si
legge:
L'inabilità identifica uno stato di
temporaneo. Il nostro
accreditata nel proprio conto
correnteassicurativo. Si tratta dell'inabilità
La differenza sta nel fatto che la
mia inabilità è ristretta alla possibilità di imbarcare.
Sempre dall’allegato N°1:
La misura
La prestazione è calcolata, in linea
generale, sulla base dei contributi effettivamente
contributivo scatta su tutte le quote
successive al 1° gennaio 1996. Per gli iscritti
intercorrenti tra la decorrenza della
pensione di inabilità e il compimento dei 60 anni di
57 anni per i soggetti che hanno
un'età inferiore.
Quello che ,oltre a tutto il resto
secondo me è scorretto, è che l’INPS ha effettuato i conteggi
dividendoli tra il 31 /12/1992 e il 1/1/1993 , come potete
vedere dall’estratto dell’allegato N° 2, e non (con il sistema
contributivo) fino al 31/12/1995 in base alla legge di cui
sopra.
Buon pomeriggio, in merito alla sua
richiesta di chiarimenti faccio presente quanto segue:
I primis lei è Titolare di una
pensione di inabilità marittima che è regolata dalle norme
previste dalla legge 413/84, cosa significa ?
Significa che la sua pensione è
calcolata con i contributi che derivano esclusivamente da
attività marittima:
1) Navigazione Effettiva;
2) Prolungamenti ex artt.
24.25 legge 413/84;
3) Servizio Militare (
anche se svolto a terra )
4) Disoccupazione/Naspi
ect a seguito di attività marittima;
5) Periodi di malattia (
Cassa Marittima )
Pertanto la sua pensione è
calcolata nella misura di 33 anni e 7 mesi circa, con
l’esclusione di eventuali periodi di lavoro a terra svolti, i
periodi che vengono presi per il calcolo di pensione ( nel caso
specifico nel sistema retributivo ) sono le retribuzione
esclusivamente di lavoro marittimo, pertanto sono state prese le
retribuzioni marittime degli ultimi cinque anni per i contributi
al 31.12.92 e le retribuzione degli ultimi 10 anni per i
contributi successivi al 31.12.1992 fino alla cessazione del
rapporto di lavoro.
Il calcolo di una pensione
marittima è molto complesso perché basta un periodo di
prolungamento o periodi di malattia neutralizzati che potrebbero
portare ad una diminuzione della retribuzione media settimanale;
ecco perché molti marittimi pur avendo lavorato sulla stessa
nave con le stesse mansioni e gli stessi anni si trovano con
pensioni completamente diverse.
Per essere preciso, non posso dire se
la pensione è calcolata correttamente, perché non ho i dati per
poter sviluppare il calcolo di pensione, ma guardando gli anni è
la pensione penso che la pensione sia stata liquidata tenendo
conto di una retribuzione media degli ultimi 10 anni di
2400/2500 € ( Ripeto ragionamento non corretto ) e chiaro che
parliamo di retribuzione media, quindi oggi molto più alta e
dieci anni prima molto più bassa.
Per quanto concerne la pensione di
inabilità ai sensi della legge 222/84, è una legge diversa e può
essere applicata anche ai lavoratori marittimi, ma nel suo caso
non ha avuto il riconoscimento, se in caso contrario l’avesse
avuto l’Inps liquiderebbe una pensione compresi i contributi di
lavoro a terra oltre a riconoscere una maggiorazione per i
contributi mancati fino al compimento del 60esimo anno di età,
con l’obbligo della cessazione dell’attività lavorativa.
Mentre, si ci fosse stato il
riconoscimento dell’assegno ordinario di invalidità, legge
222/84, l’Inps provvede alla liquidazione della prestazione
considerando sia i contributi marittimi che quelli non marittimi
ed il percettore dell’assegno può svolgere attività lavorativa,
con le dovute applicazioni previste dalla legge in termini di
incumulabilità.
In conclusione, ho notato che ha
confuso i due ordinamenti, facendo delle considerazioni sulla
222/84 che non viene applicata in presenza di una non idoneità
alla navigazione.
Cosa posso consigliarvi, credo che la
prima cosa da fare valutare se ci sono i presupposti per
ri-presentare la domanda di assegno ordinario di invalidità,
questo tipo di prestazione vi darebbe diritto, qualora ci fosse
il riconoscimento, alla liquidazione di un prestazione
includendo i contributi di attività non marittima ( ad esempio
comandate ), con incremento della pensione, altri consigli non
saprei, dalla mia esperienza posso dirvi che probabilmente la
pensione è calcolata correttamente.
Nella speranza di aver soddisfatto la
sua richiesta, le porgo cordiali saluti
Pasquale De Dilectis
Direttore Patronato Anmil Napoli
02-09-2016
Giuseppe
Scognamiglio [mailto:scg.giuseppe@virgilio.it]
Inviato:
giovedì 1 settembre 2016 20:48
A:
napoli@patronato.anmil.it
Oggetto:
Contributi Cassa integrazione
Egr. Dott. De Delectis,
sono Scognamiglio Giuseppe, vorrei una delucidazione per quanto riguarda i contributi di cassa integrazione; essendo stato dal 1982 al 1987 e maturando più di quattro di cassa integrazione(allora dipendente del ex Flotta Lauro), vorrei sapere se rientravano come contributi per il raggiungimento dei vent’anni per l’anticipata macchina o come vengono considerati i suddetti.
In attesa di una sua risposta, la ringrazio anticipatamente.
Buongiorno, Sig.
Scognamiglio, in riferimento alla
sua richiesta le faccio presente
quanto segue:
I contributi
della Cassa Integrazione non
concorrono né per il diritto e né
per la misura alla pensione
anticipata di macchina, essendo
considerati
Contributi di
lavoro a terra e le verranno
riconosciuto al raggiungimento
dell’età pensionabile della pensione
di vecchiaia obg ( art. 36 legge
413/84 ).
Cordiali Saluti
Pasquale De
Dilectis
Patronato Anmil
01-09-2016
"ENRICO FORMISANO" <enricoformisano@gmail.com> ha scritto:
Egr.Direttore
Pasquale De Delectis, sono Formisano
Enrico marittimo elettricista, ex
dipendente Saremar in CRL dal 2002
fino al 2016 quando per “esigenze”
politiche ha chiuso per fallimento.
Essendo nato il 10/09/1960, dovrei
accedere alla pensione anticipata di
macchina, secondo le ultime notizie
apprese da Lei tramite il sito torre
d’amare, a 58 anni e 7 mesi più (3/4
mesi) di aspettativa di vita, quindi
nel 2019 finestra di accesso
prevista luglio/agosto.
Volevo chiederLe che documentazione
ha bisogno per fare una esplorativa
della mia situazione contributiva ed
eventualmente pensionistica dal suo
patronato, naturalmente pagando il
dovuto.
Essendo attualmente disoccupato ne
avrei bisogno per sapere se ho già
raggiunto i contributi minimi per
accedere alla pensione anticipata e
restare in attesa del raggiungimento
del requisito anagrafico, oppure
devo ancora navigare per mancanza di
requisiti contributivi, in
quest’ultimo caso diventerebbe
davvero problematico alla mia età.
Sicuro di una sua risposta in
merito, colgo l’occasione per
inviare cordiali saluti.
Buonasera, in
riferimento alla sua richiesta, le
domande di esplorativa marittima
vanno fatte, solo che ci fosse un
requisito collegato all’anzianità
solare di 42 anni e 7 mesi, nel caso
specifico il requisito del diritto
alla VPM deve essere verificato dal
Patronato, pertanto vanno
presentanti i seguenti documenti:
Libretto di
navigazione, in copia, oppure
estratto matricola mercantile;
Foglio di
congedo del servizio militare;
certificato dei
periodi di malattia.
I seguenti
documenti dovrà presentarli alla
sottoelencata sede:
Patronato Anmil
– Sede Zonale di Torre del Greco
Lunedi dalle ore
8.30 alle 11,00
Martedi dalle
ore 15.00 alle ore 18.00
Mercoledi e
Venerdi dalle ore 8.30 alle ore
12.30
Tel.
081.19332180
Torredelgreco.na@patronato.anmil.it
Cordiali saluti
Pasquale De
Dilectis
29-08-2016
Contributi pensionistici malattia -infortunio
Buon
pomeriggio,
A.Marongiu
Buon
pomeriggio, in riferimento alla sua
richiesta le faccio presente che i
contributi figurativi di malattia
concorrono al il diritto alla
pensione di vecchiaia anticipata o
per la pensione di anzianità (
riforma ante-fornero ). I periodi di
malattia max riconosciuti sono 99
settimane.
Cordiali
Saluti
Pasquale
de Dilectis
Direttore
Patronato Anmil
19-08-2016
Oggetto:
pensione agevolata cat.macchina
buongiorno,avrei
bisogno di qualche delucidazione per
quanto riguarda i requisiti per
andare in pensione anticipata per la
categoria di macchina.Ho sempre
letto :20 anni di contributi di cui
10 al servizio di macchina .Domande
:i 10 anni di macchina si
intendono per 10 anni di contributi
totali oppure bastano 8,5 anni di
navigazione al servizio in macchina
che diventerebbero 10 rivalutandoli?
in questo contesto,gli anni
effettuati di comandata su navi
sociali ,sempre con categoria di
macchina,che valore hanno?concorrono
al raggiungimento dei fatidici "10
anni" ?Nella speranza di essere
stato chiaro,anticipatamente
ringrazio.
Distinti saluti
CERBONE GIUSEPPE
La normativa è
chiara e non ci sono dubbi, ci
vogliono 520 settimane effettive di
macchina, mentre per i 20 anni (
1040) concorrono tutti i contributi
marittimi:
Prolungamenti;
Servizio
Militare ( anche se svolto a terra);
Malattia;
Dis-Naspi- Asdi
ect ect;
Compensativi e
riposi ( come da circolare inps )-
Cordiali Saluti
Pasquale De Dilectis
04-08-2016
Buongiorno
Direttore. Attualmente l'anticipata
macchina è calcolata sul biennio 1/1/2016
al 31/12/2017. Vi chiedo: Dal 1/1/2018
vi sarà il calcolo sempre sul
biennio 1/1/2018 al 31/12/2019
oppure no. Distinti Saluti,Natale
CARUSO.
Buonasera,quello che vorrei capire è la seguente tesi: se nel biennio 1/1/2016 al 31/12/2017 si va in pensione con 57 e 7 mesi, dal 1/1/2018 si passa a 58 e 7 mesi fino al 31/12/2019? Essendo nato ad agosto del 1961 quando potrei andare in pensione con l'anticipata macchina avendo già i requisiti contributivi?Distinti saluti.
Buongiorno, la
circolare 86 del 3.7.2014 ha
stabilito le nuove modalità di
accesso per il personale di
macchina, innalzando il requisito
anagrafico,
Requisito da
adeguare alla speranza di vita ai
sensi dell’articolo 12 del decreto
legge n. 78
Quindi bisogna
attendere comunicazioni da parte
della Direzione Generale Inps… Se
dovessimo considerare le ultime
modifiche sull’adeguamento
dell’aspettativa di vita l’età
dovrebbe essere innalzata di
ulteriori 3/4 mesi.
Pasquale De
Dilectis
02-08-2016
buon pomeriggio,
ho letto tramite torre damare che
avete aperto il sito dei marittimi x
come fare ad andare in pensione.
sono quasi 42
anni di contributi versati con
TIRRENIA adesso CIN vorrei sapere se
è possibile ,se un marittimo ha
compiuto almeno 35 anni di
contributi versati
mi è stato detto
da palermo che se io
continuavo a mettermi in malattia il
mio periodo di andare in pensione si
allungava in base a quanta malattia
io avessi fatto,
ES. facendo 2
mesi di malattia il mio periodo x
andare in pensione si allungava di 2
mesi
grazie distinti saluti
LO CASCIO
ROSARIO
Buongiorno, Sig.
Lo Cascio, in merito alla sua
richiesta le faccio presente che
dall’entrata in vigore della riforma
Fornero, salvo per i salvaguardati,
per poter accedere in pensione prima
del compimento dell’età pensionabile
bisogna maturare 42 anni 10 mesi di
contribuiti complessivi ( circolare
inps 63/2015 ).
Il problema
della malattia è più complesso e la
risposta data non è pertinente, più
precisamente:
I periodi
figurativi di malattia, rispetto ad
altri contributi della stessa natura
, sono riconosciuti a domanda fino
ad un massimo di 96 settimane,
tutte le
settimane in più vengono
neutralizzate con l’inserimento di
eventuali prolungamenti ( ex legge
413/84 artt. 24 e 25 ), che coprono
in tutto parte il periodo scoperto,
portando nella maggioranza dei casi
al decremento della retribuzione
media settimanale pensionabile,
quindi ad una penalizzazione
dell’importo della pensione.
In conclusione,
non si può dire che se nell’arco di
un anno se faccio due mesi di
malattia ho bisogno di ulteriori due
mesi di lavoro per raggiungere il
requisito previsto per l’accesso
alla pensione di vecchiaia
anticipata.
Il consiglio che
posso darle, va sempre fatta una
richiesta di esplorativa prima di
prendere decisioni..
Pasquale De
Dilectis