CENTRO STUDI ALIS «TRASPORTI E LOGISTICA: ALIS STUDIA L’ECONOMIA INSULARE»

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L’associazione pubblica i dati riferiti sull’evoluzione dei traffici insulari e sulla crescente importanza del cluster Alis Introduzione Il 2018 è stato per l’economia italiana un anno particolarmente complicato. Infatti, in un quadro economico internazionale che ha mostrato persistenti segnali di debolezza ed instabilità politica/economica, a livello nazionale, i dati statistici del terzo e del quarto trimestre 2018 hanno segnato una diminuzione del Pil dello 0,2%1 . L’Italia, dunque, sta vivendo un periodo di recessione economica. L’effetto trascinamento sul 2019 è negativo e, con ogni probabilità, anche nel primo trimestre di quest’anno l’attività produttiva registrerà segni negativi. Tuttavia, alcuni settori più di altri riescono ad invertire le tendenze. Ogni investimento realizzato nel settore del trasporto e della logistica in Italia ha un effetto moltiplicatore sull’economia del Paese, generando benefici per l’intero settore e per l’indotto. In questo scenario generale il Centro Studi ALIS ha iniziato ad elaborare una serie di dati statistici con l’obiettivo di offrire una prospettiva realistica per l’economia nazionale. Partendo dall’analisi di alcune specificità territoriali, ALIS ha dimostrato la competitività del proprio cluster, composto da aziende di trasporto, autotrasporto, operatori logistici ed armatori, in relazione al sistema locale, determinando quindi in maniera implicita i vantaggi a livello nazionale per le imprese di trasporto che utilizzano l’intermodalità marittima e cabotaggio insulare insediate in Sicilia e Sardegna. In definitiva lo studio che segue testimonia su base fattuale che mentre l’Italia è in recessione, il trasporto intermodale marittimo e il cabotaggio insulare rappresentano uno dei principali volani per il rilancio dell’economia nazionale. Come da uno studio fatto dal centro studi Rete Autostrade del Mare (RAM) nel quadriennio 2014/2017 il traffico ro-ro (quindi di camion e semirimorchi trasportati a bordo di navi traghetto) ha registrato un incremento del 26,3%, con una stima di crescita per il 2018 del 6,5%. Il ro-pax (ovvero di passeggeri e auto privati) a sua volta è cresciuto del 21,3% nello stesso quadriennio.

1. Lo studio ALIS, in collaborazione con le Autorità di Sistema Portuale dello Stretto, della Sicilia Orientale, della Sicilia Occidentale e del Mare di Sardegna, la cui buona parte sono anche soci onorari dell’associazione, ha realizzato uno studio sull’evoluzione del settore dei trasporti al fine di promuovere lo sviluppo sostenibile del trasporto merci in Italia, con particolare riferimento al mercato delle grandi isole. Il raggiungimento di uno degli obiettivi macroeconomici di ALIS, ossia la continuità territoriale con le grandi isole, passa certamente da una puntuale rassegna dello scenario logistico e trasportistico di riferimento e l’insieme dei contributi pervenuti, ha consentito al Centro Studi dell’associazione di avviare un processo di identificazione delle quote di mercato dei vari operatori e dell’evoluzione dell’andamento dei traffici. L’analisi delle quote di mercato, proposta per le due più grandi isole italiane, vuole rappresentare un fattore di accelerazione per la comprensione dei flussi di traffico tra il continente e le isole al fine di incentivare l’utilizzo delle autostrade del mare generando nuova occupazione nazionale e in particolar modo insulare, sfruttando le soluzioni più ecocompatibili e sostenibili. L’associazione, ricevuti e analizzati i dati pervenuti dalle diverse Autorità Portuali, ha determinato la quota di mercato posseduta da ogni operatore marittimo per le due isole ed ha poi definito le quote del cluster Alis rispetto agli altri operatori. In particolare sono state considerate le variazioni delle quote di mercato 2018 e 2019 e, dunque, la competitività delle compagnie di navigazione che effettuano trasporti intermodali da e per la Sicilia e la Sardegna. Questo studio statistico pubblicato dal Centro Studi ALIS, analizza il numero di unità movimentate in Sicilia ed in Sardegna, isole strategiche per la vitalità dell’economia del Mediterraneo, da ciascuna Compagnia armatoriale nel 2018 e nel corso del primo trimestre 2019 con particolare riferimento al traffico dei veicoli commerciali pesanti, suddivisi per tipologia (rimorchi, articolati e motrici ecc.). Compagnie Armatoriali efficienti e sostenibili ed operatori terrestri affidabili e puntuali hanno fatto si che il cluster Alis raggiungesse quote di mercato significative ed estremamente importanti nelle due isole nonostante il periodo di recessione che sta vivendo il nostro paese, come dimostrano i dati di seguito riportati.

2. Analisi dei flussi e delle quote di mercato in Sicilia L’analisi dell’evoluzione e degli effetti dell’intermodalità nell’ambito del settore del trasporto merci va inquadrata all’interno del contesto macroeconomico in cui si inserisce. A tal fine, si propone un’overview dell’andamento macroeconomico regionale. Nell’ultimo biennio, in particolare, l’economia siciliana ha registrato una fase di ripresa che ha interessato i maggiori settori produttivi. È proseguita la crescita dei consumi delle famiglie e sono tornate ad aumentare le esportazioni. Nel primo semestre del 2018 infatti, le esportazioni sono aumentate del 15,2 per cento grazie a prezzi più concorrenziali e servizi più efficienti2 . L’intermodalità marittima da e per la Sicilia risulta avere tassi di crescita importanti. Il 2018, infatti, ha visto un aumento del traffico marittimo merci siciliano in crescita per il Cluster ALIS con oltre l’81% del mercato totale, pari a circa 1,5 milioni di unità annue considerando anche i mezzi transitati attraverso lo Stretto di Messina operato da Caronte e Blu Ferry

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Lo stesso trend positivo viene confermato anche nelle prime settimane del 2019 dove, il traffico marittimo di merci rotabili per il cluster Alis rappresenta oltre l’84% di tutto il traffico marittimo merci Siciliano. Si tenga conto che il traffico marittimo di merci via mare dal 2015 al 2018 ha registrato un incremento del 12% di cui il 3% relativo al traffico merci dal 2018 al 2017. 3. Analisi dei flussi e delle quote di mercato in Sardegna Nell’ultimo biennio l'economia della Sardegna è cresciuta moderatamente. Secondo le stime il prodotto interno lordo è aumentato. Un contributo è provenuto da un sensibile aumento della domanda per consumi, dagli investimenti delle imprese, aumentati nel corso del 2018, cui si è associata una ripresa delle esportazioni3 . Questo trend positivo può essere riconducibile alla variazione del panorama logistico e trasportistico sardo. Infatti, fino al 2015, esisteva un solo armatore che dominava il traffico marittimo e insulare. Dal 2015 ad oggi un altro operatore leader mondiale nel mercato dei rotabili ha sviluppato in maniera importante il network di collegamenti verso e dalla Sardegna, offrendo non solo servizi dal continente ma, anche servizi dalla Sardegna verso la Spagna. Insomma, dal 2015 ad oggi oltre ad essere aumentati i servizi e le navi, si è vista anche una riduzione dei noli per il trasporto ed in particolare l’autotrasporto a prezzi concorrenziali che ha generato un aumento delle presenze, turistiche e non, facendo aumentare la domanda e di conseguenza anche le importazioni verso l’isola. Si tenga infatti conto che, il flusso di merci che transita via trasporto marittimo, grazie all’ingresso del nuovo player è cresciuto del 13% dal 2015 al 2018. 

In questo scenario ALIS ed il suo cluster hanno movimentato nel corso del 2018 oltre il 37% dei flussi in ingresso ed uscita dalla Sardegna, su un totale di veicoli commerciali movimentati nel corso dell’anno pari ad oltre 0,5 milioni.

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Per la Sardegna, il trend registrato nel primo trimestre dell’anno ha evidenziato dei risultati incredibili che confermano l’esponenziale crescita che il cluster Alis sta raggiungendo nel mercato Sardo, rappresentando oltre il 55% di tutto il traffico marittimo merci. Nel 2017 il settore primario regionale ha visto una contrazione. Dai dati dell’Istat risulta una diminuzione della produzione delle principali coltivazioni di circa il 20% rispetto all’anno precedente. Nel 2018 l’attività dell’industria regionale ha ripreso a crescere leggermente. In base alle informazioni, nei primi sei mesi dell’anno il saldo tra le aziende che hanno registrato un aumento della produzione e degli ordini e quelle che ne hanno indicato un calo si è ridotto rispetto al 2017, rimanendo tuttavia su valori positivi. In definitiva, il traffico marittimo di merci via mare dal 2015 al 2018 ha registrato un incremento del 13% quando l’ingresso del nuovo player ha ormai consolidato questa nuova importante crescita su valori costanti.

Conclusioni Si può affermare che il trasporto intermodale marittimo e cabotaggio insulare, sta finalmente conquistando il ruolo che merita a livello regionale e nazionale ed il cluster ALIS esercita, in questo scenario, un ruolo da leader indiscusso e strategico, infatti, il cluster Alis tra operatori logistici, aziende di autotrasporto ed armatori trasporta oltre l’84% del mercato totale Siciliano e il 55% del mercato Sardo. Tale posizione, in termini di quote di mercato acquisite e crescita, risulta fondamentale sia per la continuità territoriale sia per la vita di tutti i cittadini i quali grazie a trasporti più competitivi hanno la possibilità di poter acquistare beni e servizi a prezzi più bassi. A nostro avviso la presa di coscienza del ruolo strategico che l’intermodalità marittima e di cabotaggio insulare riveste per la Sicilia e la Sardegna impatta sulla salvaguardia dell’ambiente ma anche sulla riduzione dei costi della produzione industriale, su cui inevitabilmente il trasporto incide. La crescita negli ultimi anni in alcuni porti del Sud con grado di specializzazione medio o alto sul traffico Ro-Ro ha consentito a livello nazione di registrare il presente trend: grazie all'intermodalità strada-mare nel 2018 sono state imbarcate su direttrici intermodali e di cabotaggio nazionale e internazionale superiori ai 600km, circa 1.500.000 camion all’anno, pari a 40 milioni di tonnellate di merci in meno trasportate sull’intera rete stradale nazionale, abbattendo le emissioni di CO2 di oltre 1,2 milione di tonnellate4 . Dal punto di vista economico si è registrato, grazie all’utilizzo dell’intermodalità garantito dal Cluster Alis, un risparmio complessivo per le imprese e per le industrie italiane o straniere con sede in Italia di oltre 500 milioni di euro all’anno in termini di riduzioni del costo del trasporto. La sempre più impellente necessità di sviluppo infrastrutturale nazionale e regionale è controbilanciata da un mercato virtuoso in import/export degli operatori appartenenti al cluster ALIS ed è di tutta evidenza che le strategie associative volte alla sostenibilità del trasporto dal punto di vista ambientale, sociale ed economica – mediante forti sinergie pubblico-private tra imprese ed enti portuali – non solo hanno apportato enorme valore aggiunto al territorio siciliano e sardo ma hanno consentito di registrare nel 2018 segni positivi per il traffico ro-ro con un aumento del 3% nonostante un anno non facile dove l’economia italiana ha attraversato grandi difficoltà. La leale concorrenza l’affidabilità e la qualità delle imprese unite ad un territorio virtuoso, sono le precondizioni indispensabili per lo sviluppo del mercato insulare e per una reale crescita dell’economia che viene dal mare. Alis sin dalla nascita, è sempre stata attenta al sociale siglando infatti, protocolli di intesa con ITS insulari tra cui, in Sardegna la Fondazione MOSOS e in Sicilia con ITS Duca degli Abbruzzi, entrambi soci Alis. Negli ultimi anni Alis e i suoi associati hanno garantito centinai di sbocchi lavorativi sia in ambito marittimo, sia logistico stradale mediante assunzioni presso le diverse aziende associate

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