29-08-2019

La Lettera della famiglia del marittimo arrestato in Senegal. "Chiediamo il silenzio, Paolo sta bene".

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO

Su alcuni quotidiani ed emittenti locali del 28.08.2019, sono stati pubblicati articoli di stampa e diffusi servizi giornalistici relativi alla notizia di un’operazione antidroga eseguita da Autorità senegalesi ed al conseguente sequestro di un ingente quantitativo di droga,brinvenuta occultata su alcuni mezzi che si trovavano a bordo della nave merci “Grande Nigeria” della Compagnia Grimaldi, ove era in servizio, quale Primo Ufficiale, il marittimo ischitano Paolo Amalfitano, il quale, in virtù del solo ruolo funzionale ricoperto, e senza che sussista alcun indizio di coinvolgimento a suo carico, è stato trattenuto in arresto dalle Autorità Senegalesi per l’espletamento delle relative indagini.

Della vicenda è stato immediatamente notiziato il Ministero degli Esteri che, a mezzo della Ambasciata italiana in Senegal, unitamente alla stessa Compagnia Grimaldi, stanno seguendo in prima linea la vicenda nella sua evoluzione, adottando tutte le iniziative praticabili per la risoluzione del caso e assicurandosi che siano rispettati i diritti dei membri dell’equipaggio italiani i quali, per il solo ruolo funzionale ricoperto, si sono ritrovati, loro malgrado, coinvolti nell’operazione delle Autorità senegalesi.

Del caso, pertanto, sono state rese edotte tutte le Autorità competenti che stanno operando, secondo le proprie prerogative, ai massimi livelli istituzionali e nelle quali la famiglia di Paolo Amalfitano ripone la più ampia fiducia per la definitiva e celere risoluzione della incresciosa vicenda.

La Farnesina sta seguendo con la massima attenzione il caso, vigilando a che siano sempre garantite dignitose condizioni di vita e periodiche comunicazioni con i familiari che, sin dal principio, sono state sempre assicurate e non si sono mai interrotte. Parimenti, risultano intraprese e in corso tutte le iniziative giudiziarie consentite dall’ordinamento ivi vigente.

Attesa l’estrema delicatezza della vicenda, i familiari non hanno voluto e non vogliono darne amplificazione mediatica che rischierebbe di essere addirittura controproducente. Ciò posto, la famiglia di Paolo Amalfitano, nel ringraziare tutti quanti hanno manifestato ampia solidarietà e partecipazione, invita i Direttori delle testate giornalistiche che hanno divulgato la notizia, alla pubblicazione della presente nota ed appellandoci al diritto all’oblio confidiamo nel ritiro degli articoli da internet.

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