Apprendiamo da note di agenzia, senza il ben che minimo stupore, che la Regione Siciliana ha comunicato nella tarda serata di ieri che i soci di Mediterranea Holding hanno chiesto, pur riconfermando la disponibilità all’acquisto, di rinviare la firma del contratto prevista per oggi.

Quanto avevo preconizzato in un mio comunicato di ieri circa la non impossibilità di eventuali “colpi di scena” si è puntualmente verificato.

Voglio augurarmi che nessuno adesso mi attribuisca capacità divinatorie o, peggio, mi accusi di essere uno iettatore, ma spero invece che ci si renda finalmente conto che quanto da tempo insistentemente sostenuto dalla Uiltrasporti e dalla Uil circa la necessità di rifare un nuovo e più ordinato bando con gare separate per ogni singola azienda non era e non è una assurdità ma, al contrario è l’unica strada possibile per rimediare a questo grande pasticcio di Fintecna e del Ministro Matteoli.

Adesso il Governo convochi immediatamente e senza attendere un solo minuto ancora le organizzazioni dei lavoratori e dica loro ed all’intero Paese tutta la verità su questa oscura ed incredibile vicenda.

Si spieghi anche chiaramente cosa significa: “i soci hanno concordato sulla opportunità che la sottoscrizione avvenga subito dopo o contestualmente all’accordo con le controparti finanziarie di Tirrenia e Siremar” e si provi a fugare il nostro forte dubbio che in realtà ciò sia la richiesta che le necessarie garanzie alle banche creditrici per l’accollo del debito dei 520 milioni e passa da parte del compratore quasi privato, Mediterranea Holding siano fornite, in ossequio ad una tradizione che si sta ormai affermando in questo nostro Paese, dal venditore pubblico, Fintecna.

Non si può più continuare a giocare con la sorte di migliaia di lavoratori i quali in assenza di una immediata risposta alla loro richiesta di “capire e di sapere” sapranno reagire con la necessaria durezza a questa inaccettabile ulteriore beffa.

Roma, 4 agosto 2010