Credo che serva di tutto per tentare di dare soluzione alla difficile situazione di Tirrenia, tranne che assurde quanto incomprensibili lotte di campanile.

Per quanto ci riguarda la sede legale della società potrà essere indifferentemente allocata da Canicatti a Bolzano, considerato peraltro che ciò è quasi ininfluente  come è stato peraltro dimostrato dalla sentenza di dichiarazione di insolvenza emessa dal Tribunale di Roma che non ha tenuto  in alcun modo conto appunto, della ubicazione della sede legale.

Quello che vogliamo è che i lavoratori amministrativi che lavorano a Napoli, piuttosto che a Genova, a Cagliari o a Palermo continuino a lavorare nello loro rispettive sedi.

Ben vengano quindi  gli interventi dei politici di qualunque schieramento e colore a condizione che lo scopo sia quello di darci una mano e si evitino, per cortesia, strumentalizzazioni di ogni genere sulla pelle dei lavoratori.

Dissentiamo pertanto dalla dichiarazioni del Sen. Francesco Sanna che a parte alcune velate rivendicazioni territoriali, se abbiamo ben compreso, sembrerebbe non disdegnare l’idea dello “spezzatino” assecondando un idea estremamente  liberista che mi sembra non essere molto in sintonia con la sua fede politica e che comunque  i lavoratori tutti non vogliono affatto.

Ringraziamo infine coloro i quali, come ad esempio l’On. Cesare Damiano capogruppo P.D. in Commissione lavoro, per la solidarietà espressaci e per essersi associato alla nostra richiesta di una immediata apertura di un tavolo di confronto col Governo.

Roma, 17 agosto 2010