Comincio a temere che da un momento all’altro il governo di qualche paese straniero o chissà di qualche altro pianeta, stanco di sentire queste continue, ossessive   ed ormai angoscianti richieste fatte in questi mesi dai sindacati al nostro Governo per essere convocati e per affrontare le non più rinviabili problematiche della Tirrenia, decida di farlo a suo posto.

Se così dovesse avvenire non saremmo affatto preoccupati, convinti come siamo che le ragioni da noi sostenute da tempo, in quanto così evidenti, non avrebbero bisogno di alcuna traduzione ma finirebbero con lo spiegarsi da sole e che comunque anche solamente con il linguaggio dei gesti riusciremmo di sicuro a comprenderci  ed a trovare un’intesa.

Non mi sentirei di esprimere la stessa sicurezza se invece, come tuttavia fortemente ci auguriamo, fosse finalmente il nostro Governo a convocarci, magari assieme al Commissario Straordinario di Tirrenia, che potremo così conoscere e forse anche salutare, ma visti i precedenti credo che se anche ciò accadesse, sarà quasi una “missione impossibile” riuscire a far comprendere  le sacrosanti ragioni dei lavoratori e poter raggiungere un accordo che garantisca l’integrità della Azienda, i livelli occupazionali, le condizioni contrattuali ed una  adeguata qualità degli ammortizzatori sociali  nel caso si presentassero  eventuali esuberi .

Oggi è giorno 17 ; questo numero secondo alcuni porta bene, secondo altri porta male.

Proviamo a puntare, oltre che sul 30 e 31, come abbiamo già fatto, tutto sul 17 , naturalmente su quello che porta bene!

Roma, 17  agosto 2010