COMUNICATO STAMPA

dichiarazioni del Segretario Generale Giuseppe Caronia

 

TIRRENIA:  NO A SPECULAZIONI E STRUMENTALIZZAZIONI POLITICHE SU PELLE DEI LAVORATORI

 

 

E’ davvero singolare che la “politica” assolutamente assente e del tutto silente nella lunga fase antecedente alla “forzata” dichiarazione dello stato di insolvenza di Tirrenia e Siremar e che è stata completamente sorda alle richieste di aiuto  dei lavoratori e del sindacato, parli e straparli in questa fase delicatissima in cui dovrebbe invece assolutamente tacere.

 

Si esprimono pertanto da più parti giudizi di ogni genere solamente in ragione dell’appartenenza politica e comunque per motivi che poco hanno a che fare con  questa drammatica vicenda e gli interessi dei lavoratori, anche se puntualmente richiamati, sono in effetti del tutto estranei  ad ognuna di queste esternazioni.

 

Ci si spinge addirittura al paradosso di definire, non si capisce sulla base di quali elementi, poco seria l’offerta di un imprenditore italo-americano solamente perché consegnata da esponenti politici di parte avversa.

 

Ancora una volta diciamo no alle speculazioni e alle indebite ingerenze della  politica di ogni colore  sulla pelle dei lavoratori.

 

Si lasci piuttosto lavorare in tranquillità il Commissario Straordinario che dovrà operare nel pieno rispetto   delle leggi ed in assoluta trasparenza,  Commissario  al quale spetterà il compito di scegliere gli acquirenti dei compendi aziendali di Tirrenia e Siremar oggetto della gara, in ragione della migliore offerta  e delle più ampie garanzie per i lavoratori, così come il Governo si è formalmente impegnato a fare.

 

Il responsabile silenzio del sindacato quindi, anche di fronte all’annuncio di iniziative che affermano di voler promuovere nuove aggregazioni e nuove cordate tra imprenditori del settore, ma che potrebbero in realtà nascondere, come temiamo, l’obiettivo di far rientrare dalla finestra il famigerato “spezzatino”, attraverso la successiva e preordinata spartizione di linee e navi tra i diversi componenti della cordata in caso di aggiudicazione della gara,  non deve essere interpretato da nessuno come segno di  disattenzione o di debolezza dei lavoratori. Al contrario è  prova di  grande serietà e consapevolezza ed è molto più eloquente e determinato di qualunque  esternazione che in questa fase  risulterebbe  del tutto inutile e forse dannosa.

 

Ovviamente coloro i quali si aggiudicheranno le gara dovranno confrontarsi col sindacato sui piani industriali che  per essere condivisi e sostenuti dovranno essere di consolidamento e di sviluppo delle attività e dovranno garantire il miglior servizio possibile all’utenza e il mantenimento del livelli occupazionali e salariali dei lavoratori interessati.

 

Roma, 01 ottobre 2010

 

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