“Certo deve far riflettere – ha dichiarato il segretario Pico -  la circostanza che Grimaldi abbia fatto sapere che entro fine anno conta di sostituire il personale extracomunitario.”

“Diciamo che siamo nelle regole – ha continuato il segretario generale della  Federmar –, ma va da sé che essendo italiani bisogna tutelare i marittimi italiani.

Forse non ci rendiamo conto, ma secondo i nostri calcoli sono quasi cinquantamila marittimi che non riescono a trovare imbarchi, situazioni che viviamo ogni giorno nelle nostri sedi,  con richieste di aiuti da parte di personale  per imbarcare che provengono dalla Campania Sicilia  Puglia e Liguria.

Noi come sindacato Federmar,  abbiamo l’obbligo  morale di tutelare queste persone e per farlo faremo un esposto da inviare alle varie Procure italiane: «Inutile negare, ci sono due armatori italiani coinvolti nello scandalo degli imbarchi extracomunitari nelle Filippine tarmite agenzie di manning,  chiederemo alla Procura di indagare per comprendere in che modo, diretto o indiretto, gli armatori abbiano potuto trarre dei benefici dalla vicenda e danneggiare i nostri marittimi.