MARITTIMI
FERMENTO TRA I MARITTIMI
Acque abbastanza agitate tra i marittimi della
Tirrenia. Mentre l’acquisizione della ex compagnia
di navigazione statale da parte della cordata
Onorato-Grimaldi-Aponte pare sul punto di giungere
alla tanto attesa definizione (entro il mese si
dovrebbe definire la gara), tra i lavoratori c’è
parecchio fermento. Motivo del malcontento, le
modalità e i criteri applicativi della cassa
integrazione che dal primo dicembre e fino al 31
maggio prossimo, circa 722 marittimi (su un totale
di quasi 1500 dipendenti) stanno sperimentando
all’interno dell’azienda, al momento ancora
amministrata dal commissario Giancarlo D’Andrea.
«Questa misura, a oggi, resta molto confusa – spiega
il sindacalista Filt-Cgil che lavora sul “Clodia”,
Francesco Montano –. Tanto per cominciare, la
proprietà dovrebbe aver presentato la lista con i
nominativi dei 722 lavoratori da sottoporre, a
rotazione, alla cassa integrazione. Il problema,
però, è che nessuno ha ancora visto tale elenco.
Nessuno sa inoltre chi realmente lavori “in
convenzione” e chi “fuori”. Lo stesso dicasi per le
modalità di applicazione di questo benedetto
ammortizzatore sociale. C’è una gran confusione. E a
farne le spese sono ovviamente sempre le ultime
ruote del carro, ovvero chi ha le qualifiche basse».
Dunque, proprio mentre lo sprint finale sembra
doverselo aggiudicare la cordata di imprenditori
napoletani costituita da Aponte (con il gruppo Snav
e Msc), Onorato (con la sua Moby) e Grimaldi (con il
gruppo omonimo), sale il malcontento della forza
lavoro di una delle realtà più importanti del
panorama economico italiano. Un malcontento che
peraltro si fa sentire anche tra i marittimi locali,
che nello scalo di Civitavecchia hanno la loro base
operativa, soprattutto quelli impegnati sulla rotta
per Cagliari, di cui fa appunto parte Montano.
«Stiamo attraversando un periodo davvero triste –
prosegue l’esponente della Filt-Cgil –. Alcuni
colleghi, presi dallo sconforto, non hanno neanche
più la forza di arrabbiarsi. Ci riducono le ore di
imbarco, tra l’altro sulla base di criteri a mio
avviso assolutamente discriminatori in base alle
qualifiche. Alcuni comandanti in esubero sono stati
“risparmiati”, essendo stati loro attribuiti compiti
come quello del “servizio ispettivo di sicurezza”,
oppure un periodo di affiancamento ad altri
soggetti. I nostri stipendi vengono decurtati in
maniera significativa ma soprattutto – conclude
Montanto – proprio non si riesce a vedere la luce in
fondo a questo dannato tunnel
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04-04-2011