Torre d'aMare
IL NOSTRO DOVERE .....SOLO INFORMARE 

   

 webmaster    Bartolo Russo                                                               MARITTIMI                                                                    stampa locale  Camillo Scala

PETIZIONE PUBBLICA...FIRMA ANCHE TU

                               

A Porto Torres arriva la Dimonios. Non è una minaccia di guerra, bensì la seconda nave della flotta sarda intitolata ai diavoli della Brigata Sassari, che ieri è arrivata per la prima volta da Vado Ligure. A bordo, oltre ai passeggeri, hanno viaggiato anche le polemiche scatenate dagli armatori della Compagnia italiana di navigazione (Cin), che dopo il varo del naviglio della Regione minacciano di ritirarsi dalla trattativa per l'acquisto della Tirrenia. «Ma noi non faremo un passo indietro», avvertono gli assessori regionali ai Trasporti, Christian Solinas, e al Turismo, Luigi Crisponi, all'arrivo della nave in porto. LA REGIONE In serata l'annuncio del presidente Ugo Cappellacci, sugli schermi di Videolina, durante la trasmissione Monitor condotta da Emanuele Dessì, aiuta a chiarire ancora di più le idee sul destino della flotta targata Saremar-Regione: «Oggi, a esperimento avviato, credo di poter dire che ci sono le condizioni per poterlo fare tutto l'anno. Bisognerà trovare le giuste sinergie soprattutto per il discorso-navi, che sono nuove, moderne e offrono un buon servizio, ma sono navi Ro-Pax, cioè trasportano passeggeri e merci, e l'obiettivo è proprio quello di poterle utilizzare tutto l'anno». LE POLEMICHE Lo sciame di polemiche era iniziato mercoledì, con l'inaugurazione della Vado Ligure-Porto Torres, seguita alla Civitavecchia-Golfo Aranci. Gli armatori Aponte, Grimaldi e Onorato, che avrebbero dovuto firmare il contratto per l'acquisto della Tirrenia, non hanno gradito l'entrata in scena della flotta sarda e minacciano la ritirata. «Cosa avremmo dovuto fare? - dice Solinas - la Sardegna vuole governare i propri mari». E sulle proteste recapitate alla Ue: «Ci denuncino dove vogliono, noi non tuteliamo l'interesse dei privati ma quello del nostro popolo». E contro la Cin si schiera anche la Cisl sarda che parla di «inaccettabile atteggiamento provocatorio» e accusa gli armatori «di condizionare le scelte attuali della Regione». TURISMO Crisponi ha salutato la stampa, a bordo della Dimonios, con un «missione compiuta». Anche se restano le preoccupazioni per i danni arrecati alla stagione dai prezzi folli delle compagnie («autentico sopruso»). «Nel turismo non c'è un campionato di ritorno - ha detto Crisponi - ma l'auspicio è che la stagione possa risollevarsi». Il grande interrogativo resta per ora il dopo 15 settembre. Per questa data era prevista l'ultima corsa delle navi targate Quattro Mori, ma ora alla luce di quanto annunciato da Cappellacci lo scenario potrebbe cambiare. Solinas si è augurato un coinvolgimento anche delle regioni Lazio e Liguria, anche se «l'obiettivo è la Tirrenia e poter dare una vera continuità territoriale alla Sardegna». Intanto la Dimonios (850 posti passeggeri) è ripartita per Vado ieri alle 20.30. Antonio Muglia

 

TORNA INDIETRO                      Stampa questa pagina