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TIRRENIA, ATTACCA IL PSD'AZ: LìASTA E' UN IMBROGLIO

CAGLIARI. La Tirrenia tiene ancora banco su più fronti. Da una parte c'è la privatizzazione, con i napoletani della «Compagnia italiana di navigazione sempre più vicini all'acquisto, dall'altra c'è il caro-tariffe, che continua ad avere effetti devastanti sulla stagione turistica.  A preoccupare di più Psd'Az e Idv è l'asta dall'esito ormai scontato. Giacomo Sanna, capogruppo dei sardisti in Consiglio regionale, non ha dubbi: «In questo momendo al di là del preoccupante caro tariffe - dice - l'attenzione della politica deve essere concentrata al massimo su quella che va considerata come la svendita della Tirrenia. Svendita destinata, in Sardegna, a generare un preoccupante monopolio privato da parte di imprenditori napoletani, Aponte-Grimaldi-Onorato, che non hanno fatto e mai faranno né gli interessi e neanche il bene del popolo sardo. Abbiamo il dovere - conclude Sanna - di impedire che si realizzi questo grande imbroglio».  Su tutta l'operazione è alta anche la vigilanza dell'Unione Europea, come conferma da Strasburgo l'eurodeputato dell'Idv Giommaria Uggias: «Nell'attesa che arrivi la conferma ufficiale dell'esito della gara e in quel caso presenterò subito un'interrogazione in Parlamento, oggi dico che va fermata sul nascere una privatizzazione aberrante dal punto di vista giuridico, così com'è stata portata avanti dal Governo Belusconi. Continua a esserci una grande confusione fra la vendita delle navi, in corso, e quelle delle rotte, che invece non sono di proprietà della Tirrenia e dunque dovranno essere messe all'asta. È inaccettabile che Sardegna e Sicilia subiscano il ricatto degli armatori napoletani, che pretendono di vedersi trasferire d'ufficio dallo Stato le sovvenzioni per la continuità territoriale e non si sa bene in base a quale diritto. Se lo scordino, a meno che l'Italia non voglia incorrere in un'altra infrazione per aiuti illegittimi». Anche in Consiglio regionale l'Idv, con Adriano Salis, denuncia: «La giunta Cappellacci finora non è riuscita ad apporsi al cartello delle tariffe e adesso assiste inerme alla nascita di qualcosa, il monopolio, che sarebbe una tragedia per la Sardegna». Dal canto suo, la giunta ieri, con una delibera, ha ufficializzato il ricorso all'Antitrust sul caro-traghetti, mentre il deputato del Pdl Mauro Pili ha annunciato: «Ho dato mandato ai legali di studiare tutte le azioni giudiziarie da mettere in campo contro le speculazioni organizzate dagli armatori. Siamo pronti - ha concluso - ad avviare anche una class action (azione di tutela collettiva) per chiedere i danni alle compagnie responsabili di questi rincari ingiustificati e indebiti».

www.lanuovasardegna.it
Stampa questa pagina  07-04-2011

 

                                          

 

 

 

   

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