MARITTIMI
Caronia (Uiltrasporti),
nel decreto usuranti dimenticati i marittimi
'Dovrebbero essere al primo posto, invece sono
esclusi da elenco'
Roma, 24 feb. (Labitalia)
- "Salta subito agli occhi che tra le categorie dei
lavori usuranti, non c'è quella del lavoro marittimo
che, invece, è un lavoro faticoso e stressante come
quello del minatore. E' una cosa che grida
vendetta". Senza troppi giri di parole, Giuseppe
Caronia, segretario generale della Uiltrasporti,
parla con LABITALIA del decreto legislativo sui
lavori usuranti in dirittura d'arrivo alla
commissione Lavoro della Camera.Caronia punta
l'indice su quella che definisce "una grave
disattenzione verso un settore lavorativo, i
marittimi, che invece sono fondamentali per lo
sviluppo e l'economia del Paese". "Nel testo in
esame -spiega ancora il leader della
Uiltrasporti- sono
inserite categorie di lavoratori che hanno stress di
gran lunga inferiore ai marittimi, che devono subire
prolungate assenze dai propri cari e dalla propria
casa, devono lavorare in ambienti spesso molto
rumorosi, e in maniera continuativa. Dovrebbe essere
la categoria al primo posto per usura e invece non
c'è proprio". Poi c'è la questione amianto. "La
legge riconosce benefici a lavoratori come gli
ormeggiatori e i portuali che solo occasionalmente
hanno contatto con l'amianto, mentre -rimarca
Caronia- il marittimo che sta sempre a contatto con
l'amianto è stato escluso dall'elenco".
Nelle navi, aggiunge
"non sono solo quelli che lavorano nelle stive a
essere usurati, ma tutto il personale che sta 270
giorni all'anno sul mare, è stressato". Per questo
la Uiltrasporti "continuerà a chiedere modifiche al
testo, perchè così com'è -conclude Caronia- si
dimentica dei marittimi".
25-02-2011
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