Denuncia-choc di
Serarcangeli «Amianto ancora presente nelle
navi»
«CONTRARIAMENTE a quanto si pensava, il
calvario causato dall`amianto presente sulle
navi grigie della Marina Militare non è,
purtroppo, ancora terminato. In barba alla
legge 257 del 1992 ci sono ancora navi che
portano in seno il "killer del secolo". Per
citare qualche nome, l`amianto è ancora
presente su nave Garibaldi, Durand De La Pen,
Espero ma la lista è molto, molto più
lunga». E` la denuncia di Pietro
Serarcangeli, presidente dell`Associazione
delle famiglie degli esposti all`amianto,
intitolata alla memoria di «Mario Barberi»
che oggi riaccende in riflettori sul
problema delle tutele con un convegno a
Sarzana, all`Hotel Santa Caterrina, per la
giornata mondiale delle vittime
dell`Amianto. «Tra il 1995 e il 2000 sono
state spiega - 700 le tonnellate di amianto
bonificato da navi e sommergibili della
flotta italiana, ma ancora nel 2009 le
mappature amianto indicavano la presenza del
minerale cancerogeno sulla gran parte del
naviglio, segno che le esposizioni sono
continuate anche nell`ultimo decennio». Sono
oltre 30.000 gli esposti all`amianto facenti
parte del Comparto Difesa (Militari e
Impiegati Civili). Si pensi che, in linea
generale, nel 1999 risultavano imbarcati
oltre 3000 militari su 136 unità presenti
nella Base Navale mentre l`Arsenale Militare
aveva in forza un organico di oltre 4000 tra
operai e tecnici. «La quasi totalità di
questo "esercito" risulta esposto lungamente
all`amianto» denuncia Serarcangeli. Di qui
il convegno per «sensibilizzare, informare e
focalizzare» l`attenzione degli addetti ai
lavori che, fino ad oggi, «hanno
irresponsabilmente ignorato, in buona parte,
il problema |