Sardegna: Capitan Cappellacci e l’ allegra ciurmaglia: “Preparatevi, fate le valigie, perchè veniamo noi a prendervi!”
La Regione Sardegna diventa armatrice di una flotta navale
Molti colleghi in questo momento saranno impegnati nel versare fiumi d’inchiostro per la clamorosa uccisione di Osama Bin Laden; io vi racconterò, invece, una piccola storia locale, la quale ricorda per certi versi, le avventure narrate da Jules Verne nel suo romanzo più celebre. Il protagonista è il Capitan Cappellacci, inquisito la scorsa estate dalla Procura di Roma insieme all’ Ammiraglio Carboni e al Generale Verdini per abuso d’ufficio e concorso in corruzione, in seguito all’inchiesta sugli appalti dell’eolico in Sardegna, non pago di essere il governatore meno amato dell’italico stivale (secondo un’ indagine del comunista giornale degli industriali, Il Sole 24ore), insieme all’allegra ciurmaglia della Giunta regionale sarda ne inventa un’ altra delle sue, con la vana speranza di risalire la china. Vi starete domandando cosa abbia escogitato stavolta il simpatico governatore . Rullo di tamburi e squillo di trombe: la Regione Sardegna diventa armatrice di una flotta di navi per contrastare il caro prezzi e ristabilire la continuità territoriale, sancita dalla Costituzione e promessa a più riprese dal politico di turno. L’annuncio non è stato dato nella sede istituzionale della Giunta Sarda, ma nelle lussuose sale dell’ Hotel Forte Village, certo più confortevoli delle stanze di Villa Devoto. E’ giunto il momento di alzare la cresta nei confronti delle compagnie di navigazione come la Tirrenia. Il Capitan Cappellacci, infatti, foraggiato da alcuni mozzi della sua ciurma (Solinas e Crisponi), lo ha dichiarato in occasione dell’inaugurazione della borsa internazionale del turismo attivo (?) in Sardegna (Bitas). Le compagnie di navigazione applicano tariffe troppo alte e penalizzano di fatto il turismo isolano, quindi la Sardegna si doterà di una vera e propria flotta navale.
Ecco la dichiarazione rilasciata alla tv locale Videolina da Capitan Cappellacci: “Un messaggio che voglio lanciare ai sardi che stanno fuori dalla Sardegna e a tutti i turisti che desiderano raggiungere la nostra terra: preparatevi, fate le valigie, perchè veniamo noi a prendervi!”. Ma sentite cosa aggiunge agli stessi microfoni il mozzo Solinas: “Diamo in effetti una risposta ad un desiderio “atavico” dei sardi, che è quello di poter governare i propri mari, con una flotta tutta sarda. E’ un risultato storico! Lo sperimenteremo nell’immediato, speriamo di poter gioire dei risultati.” (Alleluja ndr).
Il Nostromo Crisponi, soprannominato l’innovativo, dopo l’homo abilis, l’homo erectus e l’homo sapiens, inventa di sana pianta il “Sardo Bonus”: 2 milioni di euro per questo progetto, che si sostanzia nel riconoscimento di una sorta di rimborso delle spese di viaggio ai cittadini dell’Unione Europea che usufruiranno del trasporto navale per visitare la Sardegna . Il rimborso andrà da un minimo di 60 a un massimo di 90 euro e potrà essere fruito da un minimo di due persone a un massimo di tre, che soggiornino almeno tre notti nell’Isola. (Le famiglie composte da quattro persone e i gruppi no?)
Voi avete capito qualcosa? Io no! Non posso fare a meno di notare, però, che tra l’equipaggio della nave regna una gran confusione, tesa a tranquilizzare i passeggeri del Titanic, cercando di convincerli che la nave non ha urtato contro un iceberg. Analizziamo nel dettaglio, punto per punto queste esilaranti proposte dal sapore propagandistico, vedi elezioni amministative nell’ Isola
La Saremar.
E’ una flotta di proprietà della Regione Sardegna, che utilizza piccoli e vecchi traghetti per i collegamenti con le isole minori, non predisposti, dunque, per affrontare lunghi viaggi, da e per il continente e, sino all’altro giorno messa in vendita all’asta dalla stessa ciurmaglia che ora vuole trasformarla in un’ ammiraglia, così da ergersi, orgogliosamente, a simbolo del povero popolo sardo. Capitan Cappellacci, però, ha specificato che userà la Saremar per affittare altre navi che copriranno due rotte ad un prezzo calmierato. Non è dato sapere, al momento, quali siano gli armatori che tengono ferme due navi con relativo equipaggio, pronte a rispondere al bando europeo lanciato ai “grandi Broker” dal Capitan Ugo!
Ma veniamo al fantomatico “Sardo bonus”. Immaginiamo per un momento che un turista italiano, inglese o dell’Unione Europea, a cui è rivolta la promozione, voglia venire in Sardegna per trascorrere le sue vacanze. Un londinese, un parigino o un berlinese, (non è una barzelletta del Cavaliere) secondo la Giunta sarda, raggiungono l’Isola esclusivamente con auto al seguito, macinando migliaia di chilometri e spendendo l’ira di Dio in carburante e pedaggi autostradali, solo per ricevere in cambio un bonus di circa 60/90 euro, sempre che la famiglia non sia troppo numerosa, infatti per i gruppi e i nuclei di quattro persone non è previso l’agevolazione.
Capitan Cappellacci, forse poco pratico della lingua di Sua Maestà, dovrebbe semmai stringere accordi con le compagnie low cost, chiedendo l’aumento delle tratte da e per la Sardegna da ogni parte d’ Europa, rimborsando successivamente ai turisti l’economico ticket speso per il viaggio, il quale corrisponde alla cifra offerta dalla ciurmaglia, atta ad incentivare gli arditi e coraggiosi naviganti.
Perchè non propongono questa promozione alle compagnie aeree low cost, come avviene nel resto del mondo? Perchè i trasporti nell’Isola sono inesistenti e se qualcuno vuole spostarsi tra le bellezze marine e montane deve necessariamente avere un’auto o noleggiarla, ovviamente a costi proibitivi. Impossibile, dunque, sbarcare in aereo. Ricordate la vecchia pubblicità Alpitour, dove degli sprovveduti e disorganizzati turisti si ritrovano dispersi in mezzo ad un gregge di pecore? Questa pubblicità rappresenta in pieno la grave situazione in cui versano i trasporti della Sardegna……No Alpitour….ahi ahi ahi! Ecco il vero nodo cruciale; la Giunta Regionale della Sardegna pur di nascondere il vero problema, ovvero la mancanza d’ infrastrutture e di trasporti nell’Isola, artatamente prende in giro i cittadini sardi, così come affermava Capitan Cappellacci in un’intercettazione telefonica: “Ho la consapevolezza del vero grande limite della Sardegna: noi sardi”.
Capitan Cappellacci, dunque, lancia l’importante promozione dalla Bitas, la quale dovrebbe essere la borsa del turismo ambientale della Sardegna
Ma in che stato i turisti troveranno “l’isola che non c’è”?
L’ emergenza ambientale nel nord Sardegna, in seguito allo sversamento di olio combustibile, fuoriuscito lo scorso 11 gennaio dalla centrale E.ON di Porto Torres non è ancora stata risolta, grazie ai ritardi negli interventi e alla sottovalutazione del disastro da parte del Ministero dell’ambiente e della stessa ciurmaglia. Le caratterizzazioni, infatti, sono iniziate solo la scorsa settimana e ci vorranno mesi per pulire a fondo scogli e spiagge. Anche se per salvare il turismo, i comuni senza precauzione toglieranno il divieto di accesso alle spiagge violate dalla marea nera.
Non ci resta, cari lettori, che attendere le prossime avventure del Capitan Cappellacci e dell’allegra ciurmaglia
Massimiliano Cordeddu http://ildemocratico.com