
SARDEGNA/DURO
MONITO DEL VESCOVO SANGUINETTI AL PRESIDENTE UGO
CAPPELLACCI
La dura vertenza
degli 80 lavoratori “sardi” della società marittima
Enermar che da alcuni mesi sono in agitazione e
protestano all’interno di una tenda nel porto
commerciale de La Maddalena. Le dure critiche alla
Giunta Cappellacci dell’ex Governatore Renato Soru.
L’intervista rilasciata al nostro giornale dal
Vescovo della Diocesi di Tempio- Ampurias Sebastiano
Sanguinetti.
Sardegna, Isola de La
Maddalena (OT)Questa è una storia di cui i giornali
nazionali e locali non parlano, ma la vicenda che mi
accingo a raccontarvi, riguarda il futuro di 80
lavoratori, i quali, a mio avviso, hanno la stessa
dignità dei più celebri operai dell’ Isola dei
Cassintegrati, rifugiatisi stavolta, nella vicina
Asinara.Perché protestano?Lo scorso gennaio la
Regione Sardegna, governata dal nostro Paladino
Capitan Ugo Cappellacci, decide, ovviamente senza
nessuna gara ad evidenza pubblica, di affidare alla
compagnia Decolmar, , i nuovi collegamenti
“notturni” tra l’Isola de La Maddalena e la
Sardegna, pagandoli, a nostre spese, ben 4 milioni
di euro l’anno e, allo stesso tempo, sottraendo le
“slot” alla società marittima Enermar, la quale da
decenni ha garantito, senza percepire alcun
finanziamento pubblico, i collegamenti con l’Isola
del mancato G8. La Enermar si era offerta di
garantire, “gratuitamente”, i collegamenti
notturni tra le due isole, senza oneri aggiuntivi,
da parte della Regione Autonoma della Sardegna.
Capitan Cappellacci, invece, forse a discapito
delle finanze pubbliche, decise invece di non
accettare l’offerta e, affidare, pagandole a caro
prezzo, le slot alla società Delcomar, di proprietà
dell’armatore sardo Franco Del Giudice. La società
Enermar, di proprietà dell’armatore Vincenzo Onorato
(Moby Lines), novello acerrimo nemico di Capitan
Cappellacci, ha deciso per protesta, dopo la mancata
assegnazione delle slot da parte della Regione
Sardegna, di chiudere i pochi collegamenti ancora a
disposizione sulla linea per La Maddalena. Da
questo momento inizia la vertenza e la dura protesta
dei lavoratori marittimi della Enermar, stranamente
non contro il loro datore di lavoro, ma bensì,
contro la decisione della Giunta Regionale Sarda, di
tagliare le slot alla compagnia per la quale
lavorano.
La visita ai
lavoratori Enermar da parte dell’ Ammiraglio Renato
Soru.Lo scorso 25 giugno, i lavoratori della Enermar,
i quali da alcuni mesi protestano all’interno di una
tenda nel porto commerciale de La Maddalena, hanno
ricevuto l’inaspettata visita dell’ex Governatore
Sardo Renato Soru. Il patron di Tiscali ha
dichiarato: “La Regione non deve fare figli e
figliastri:
hanno ragione i
lavoratori e non si capisce come sia potuto
accadere che una società che svolgeva, senza
chiedere soldi pubblici e bene questo servizio, se
lo sia vista toglierlo per affidarlo ad altri in
cambio di soldi pubblici.
In questo momento
alla Maddalena ci sono tre compagnie. Una è la
Saremar, che prende 14 milioni di euro dallo Stato e
dalla Regione. Un’altra privata, la Delcomar, che
prende soldi pubblici dalla Regione. E ce n’èun’altra,
la Enermar, che non prende soldi pubblici e che
svolge completamente e bene il servizio. Ultimamente
la Regione è intervenuta togliendo le corse
all’unica società che non chiedeva soldi pubblici.
Questa è una ingiustizia incomprensibile. Siccome
non posso pensare che facciano le cose senza motivo,
è importante capire qual è il motivo che spinge la
Regione Sardegna a spendere più soldi pubblici per i
privati, per fare delle cose che potevano essere
fatte e che sono state finora senza costi per il
pubblico”.Il duro monito del Vescovo della Diocesi
di Tempio- Ampurias S.E. Mons. Sebastiano
Sanguinetti.
Eminenza, era a
conoscenza della dura vertenza dei lavoratori
Enermar?“Certo, come Chiesa, come si può non essere
seriamente preoccupati per il malessere e il disagio
subito dai lavoratori Enermar. Decine e decine di
operai che vengono lasciati a casa senza lavoro,
compromettendo seriamente il loro futuro e quello
dei loro figli. La vertenza Enermar si sta
prolungando oltre il lecito.
Va risolta,
innanzitutto, per la fondamentale mobilità dei
maddalenini, garantendogli la continuità
territoriale a prezzi contenuti, ma anche, in
particolare, garantire il mantenimento dei posti di
lavoro ai lavoratori Enermar. Serve una risposta
urgente, immediata, da parte delle istituzioni e,
in questo caso particolare del Governatore
Cappellacci o del suo assessore ai trasporti.
Auspico che si trovi presto una soluzione. Ho più
volte manifestato la mia solidarietà ai lavoratori
Enermar, tramite il parroco de La Maddalena Don
Domenico Degortes“.“Siamo stanchi delle promesse non
mantenute dai politici – conclude il prelato – come
quelle sul G8 o quelle sul mancato rilancio
turistico del nord Sardegna”.Il Sindaco de La
Maddalena Angelo Comiti riceve i lavoratori Enermar.Ecco
cosa dichiara il primo cittadino ai microfoni di
www.lamaddalenatv.it:
“Oggi lo scenario di chiarezza su questa vicenda
manca e su questo concordo con i lavoratori Enermar.
Questa chiarezza la deve fare l’
amministrazione
regionale, la quale sta glissando da diverso tempo
su questo problema. Io penso che sia arrivata l’ora
che all’amministrazione regionale arrivi la voce di
una collettività intera” di Massimiliano Cordeddu
http:
//ildemocratico.com/
01-07-2011
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