Intervista al Com. Aiello "Nausicaa,
meglio altri progetti."
Nel primo punto all’ordine del giorno del Comitato
portuale che si terrà domani, venerdì, nella sede
dell’Autorità portuale partenopea c’è l’ipotesi di
scioglimento di Nausicaa, la holding a carattere
interamente pubblico (52% Autorità Portuale, il
restante 48% suddiviso in quote paritetiche tra
Regione Campania, Provincia e Comune), incaricata di
trasformare e gestire l’waterfront, ovvero l’area
turistico-portuale che va dall’Immacolatella Vecchia
alla Darsena Acton. Ci sarà una svolta nel futuro
del porto, quella svolta che molti imprenditori
auspicano? «L’importante è fare - afferma Lello
Aiello, presidente ed ad di Snav e vicepresidente di
Gescab (la società di cabotaggio, all’interno dell’Acap,
che gestisce i servizi a terra). - Il porto è fermo
da troppo tempo. Servono infrastrutture a mare e
spazi a terra. Lo scalo partenopeo – continua Aiello
- ha tre priorità che si chiamano infrastrutture,
cantieristica e dragaggio per cui o si parla e si
cerca una soluzione a questi tre problemi oppure è
la fine. La Snav oggi ha due traghetti sulla linea
Napoli-Palermo, la TTTLines ha aggiunto una seconda
nave sulla Napoli - Catania, ebbene non ci sono
ormeggi. Come possiamo pensare a nuove linee?
L’ultima operazione fatta in porto riguarda il
terminal traghetti all’Immacolatella Vecchia, poi il
nulla. E mi domando ancora: dov’è il piano
regolatore del porto? Si parla troppo e se non
cambia qualcosa non c’è senso rimanere nel comitato
portuale. Non voglio passare alla storia del porto
per inoperosità.
E che mi
dice della sua opposizione a Nausicaa per far posto
al progetto sul Beverello voluto dalla Gescab?
«Io so solo una cosa, Nausicaa si è mangiata 2
milioni di euro in stipendi ed altro. Preferirei
fossero investiti nel porto. Come armatori anche del
golfo abbiamo presentato il 2 luglio scorso un
nostro progetto per la realizzazione del terminal al
Beverello a nostre spese, in cambio abbiamo chiesto
una concessione per otto anni. Alla scadenza, l’Ap
può rientrarne in possesso. Perché il presidente
dell’AP non ci risponde al riguardo?
Ma il
presidente Dassatti afferma che il vostro non è un
progetto esecutivo mentre quello di Nausicaa ha
superato ricorsi e percorsi burocratici per cui è
immediatamente cantierabile.
«Se fosse vero il progetto sarebbe stato presentato
in Comitato Portuale. E poi, che io sappia, non ci
sono i soldi per la sua realizzazione, mentre noi
armatori lo facciamo a nostre spese. D’altronde, io
dico, il progetto presentato da Gescab non va bene?
Ok, ed allora via libera all’altro, ma purché si
faccia in fretta perché sono i nostri utenti, i
nostri passeggeri ad essere penalizzati da un
terminal così degradato. L’importante – e lo ripeto
– è la politica del fare. Ed ancora, sull’escavo dei
fondali che avrebbe dovuto già partire, non si hanno
notizie, così come sono ancora tutti da risolvere i
problemi della cantieristica e delle riparazioni
navali. A tutt’oggi non sono riuscito a far
effettuare i lavori di manutenzione alle unità della
Snav a Napoli. Ho dovuto farli fare a Palermo".
04-11-2010
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