Caremar Si profila il
fallimento Marittimi discriminati
Caremar
rischia il fallimento. Lo annuncia Salvatore Lauro,
presidente del'omonimo gruppo armatoriale
partenopeo. "La compagnia, ora regionalizzata e non
privatizzata come prescritto dalla Commissione
europea, ha un capitale di 5,6 milioni di euro.
Tirrenia (l'ex capogruppo, ndr) doveva darle 8
milioni, che a causa della messa in amministrazione
straordinaria non arriverannno più. Caremar li dovrà
portare in perdita, rischiando così di dover portare
i libri in tribunale".
Intanto i marittimi delle compagnie private si
sentono discriminati rispetto ai colleghi di Caremar
e decidono pertanto di scrivere all'Ue denunciando
possibili gravi asimmetrie rispetto al personale
"pubblico". Lauro rivela che Aniello Di Iorio,
comandante del suo gruppo, ha inviato una missiva a
Bruxelles spiegando che i politici si stanno
adoperando per salvaguardare i dipendenti di Corema
(la nuova Caremar), dimenticando che i marittimi
privati sarebbero penalizzati dall'ingresso del
nuovo soggetto, che farà tagliare corse e personale
agli armatori del Golfo. "Chiediamo almeno una
turnazione per riequilibrare la situazione", dice Di
Iorio.
www.denaro.it
07-11-2010