ROMA, 10 NOV - In
cinque escono di scena e in sedici passano alla fase
successiva. La procedura di privatizzazione di
Tirrenia si avvia a entrare nel vivo. Oggi il
commissario straordinario Giancarlo D'Andrea ha
inviato le lettere di invito a 16 dei 21 soggetti
che avevano presentato manifestazione di interesse.
Si apre quindi la fase di 'due diligence', che
prelude alla presentazione delle offerte. Intanto il
ministro delle Infrastrutture e dei trasporti,
Altero Matteoli, allontana lo spettro della cigs
contro la quale ieri i sindacati hanno proclamato
uno sciopero: al momento - ha spiegato - e' solo
''una richiesta''. ''Come annunciato, e
conformemente agli impegni comunitari assunti,
l'amministrazione straordinaria di Tirrenia ha
inviato in data odierna le lettere di procedura a
sedici soggetti che, avendone i requisiti richiesti,
hanno manifestato interesse'', spiega il commissario
D'Andrea in una nota, precisando che ''in questo
modo e' stata avviata la fase di 'due diligence'
(esame economico-finanziario e legale della societa',
ndr.) che prelude alla presentazione delle
offerte''. A breve seguiranno le lettere di
procedura per la controllata siciliana Siremar. In
attesa di conoscere i soggetti inseriti nella 'short
list', e' certo che figurano ''alcune offerte di
livello'', come ha spiegato Matteoli, auspicando che
''si concretizzino nel definitivo acquisto''. Ai
nastri di partenza della privatizzazione si erano
presentati in 21 (e 5 per Siremar), sia italiani che
stranieri, da Mediterranea holding, la societa'
partecipata dalla Regione Sicilia che aveva vinto la
precedente gara poi annullata, all'armatore Alexis
Tomasos con la Costantino Tomasos, dall'armatore
sorrentino Aponte attraverso Snav all'imprenditore
italo-americano Antony Cerone. E un nuovo potenziale
acquirente si e' materializzato proprio ieri:
l'iniziativa congiunta degli armatori napoletani
Aponte, Grimaldi e Onorato che hanno creato la
societa' 'Compagnia italiana di navigazione' proprio
per rilevare Tirrenia. Un'iniziativa accolta
positivamente dai sindacati che pero' chiedono che
non si arrivi al temuto spezzatino: ''Credo e spero
che la nuova cordata nasca da un preciso progetto
industriale in cui non sia presente il famigerato
'spezzatino' che abbiamo aspramente combattuto'',
afferma il segretario generale della Uil trasporti
Giuseppe Caronia, che chiede anche al Commissario di
ritirare la procedura di ricorso alla cassa
integrazione straordinaria a rotazione per 722
marittimi a partire da dicembre. Una misura contro
cui i sindacati hanno proclamato uno sciopero di 24
ore per il 22 novembre. A rassicurare e' intanto
iMatteoli, che precisa che ''per ora c'e' una
richiesta. Essendo molto complessa la
privatizzazione - ha spiegato -, avevamo insistito
con Tremonti e Sacconi perche' anche in questo
settore ci fosse la cig. Qualora ce ne fosse
bisogno, la useremo''. (ANSA).
10-11-2010