
MARITTIMI
CALO DI ARRIVI NEI
PORT DEL NORD SARDEGNA
SASSARI. Continuità
territoriale sì, continuità territoriale no. La
privatizzazione della Tirrenia ancora non compiuta.
Il rialzo delle tariffe da parte dei principali
armatori(Grandi navi veloci e Moby, ma non solo).
L’impennata di orgoglio della Regione Sardegna con
il varo di Scintu e Dimonios: la flotta sarda, già
ribattezzata da qualcuno la “frottola sarda”. Il
“ricatto” della Compagnia italiana di navigazione,
che minaccia di non acquistare la Tirrenia se
Cappellacci persisterà con l’operazione Saremar. Le
critiche dei sindacati verso un provvedimento
definito “un’operazione d’immagine. Si è detto e si
è scritto di tutto, la confusione è tanta. Alla
fine, solo i numeri possono sgombrare il campo dai
dubbi e dire se quella attuale è e sarà
una stagione da dimenticare. Purtroppo è
proprio così: lo rivelano i dati diffusi dall’
Autorità portuale
del nord Sardegna, che parlano di
355 mila passeggeri
in meno a Porto Torres, Olbia e Golfo Aranci
nel primo trimestre 2011 rispetto allo stesso
periodo del 2010. In linea con gli altri mesi, anche
giugno, se si esclude lo scalo di Golfo Aranci,
conferma il trend negativo dei traffici di linea sui
tre porti, portando la forbice a meno 20,55%
rispetto all’anno scorso. Di seguito, tutti i dati
nel dettaglio e il commento del presidente
dell’autorità portuale, Paolo Piro.
Olbia
E’ sicuramente il primo scalo sardo a soffrire
maggiormente la crisi del trasporto marittimo da e
per l’isola. Ammonta a 283 mila il numero dei
passeggeri in meno rispetto allo stesso periodo
dello scorso anno, 150 mila e 500 dei quali solo nel
mese di giugno. Oltre 770, invece, i movimenti nave
di differenza, effetto della sospensione delle linee
Civitavecchia - Olbia e Genova – Olbia fino al mese
di maggio, e del recente fenomeno della
cancellazione spot delle corse, dovuta al mancato
raggiungimento della quota minima di passeggeri in
imbarco e sbarco.
Golfo
Aranci
Altro mese positivo, invece, per il secondo scalo
gallurese che, dopo lo 0,68 % in più di maggio,
prosegue il trend con un più 0,73 % a giugno. Nello
specifico, l’avvio della linea con Civitavecchia,
operata dalla Saremar, ha contribuito ad un aumento
di circa 4 mila passeggeri in arrivo rispetto al
2010, gran parte dei quali concentrati nell’ultima
settimana del mese (a conferma, diminuiscono del 5 %
quelli in partenza - circa 3 mila unità - rispetto
allo scorso anno). Un aumento del 15,73% (dato
riferito a giugno) ha riguardato anche i movimenti
delle navi. L’ incremento registrato, però, non
basta ad invertire il bilancio negativo dell’intero
semestre, fermo al – 8,21 % sui passeggeri (circa 24
mila in meno) e al – 5,05 % sulle navi in arrivo e
partenza.
Porto
Torres
Si allarga ancora la forbice percentuale, rispetto
al 2010, nello scalo di Porto Torres. Il crollo di
circa 30 mila passeggeri nel solo mese di giugno
spinge il porto del Nord Ovest a meno 14,97 %
sull’intero semestre, con una perdita complessiva di
quasi 48 mila unità.
Quarantacinque, i movimenti nave in meno, 16 dei
quali solo nel mese di giugno. Risultato, anche
questo, della cancellazione all’ultim’ora delle
corse per assenza di prenotazioni tale da
compromettere l’economicità di un viaggio.
“I dati, purtroppo,
confermano il timore più volte espresso - spiega
Paolo Piro, presidente dell’Autorità Portuale del
Nord Sardegna –. Che giugno potesse segnare il salto
verso la crisi più profonda era già evidente ad
occhio nudo. Piazzali dei porti semivuoti, navi con
a malapena cento auto a bordo, cancellazioni all’ultim’ora
dei viaggi hanno rappresentato il segnale
incontrovertibile del trend negativo che oggi
possiamo solo suggellare con le statistiche. Il
crollo di oltre 350 mila passeggeri in sei mesi è
figlio di una crisi generale, che supera il caro
traghetti e la cancellazione delle linee, e che oggi
si fa sentire con una forza tale da ripercuotersi,
purtroppo, anche sul mese di luglio
10-07-2011
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