Boom di contatti per
prenotare i
biglietti Saremar
Nel primo giorno di
apertura ufficiale
delle prenotazioni
per i biglietti
della Saremar, il
sito è letteralmente
andato in tilt per
via dell’enorme
numero di
contatti In
sedicimila hanno
dato l’assalto al
booking su interne.
CAGLIARI.
La flotta sarda ha
scatenato di tutto,
sul web ma anche a
Roma e Napoli. Con
ordine. Nel primo
giorno di apertura
ufficiale delle
prenotazioni, il
sito (transitato da
www.saremar.it a
saremar.com) si è
piantato quasi
subito.
Non per colpa di un
guasto, ma della
folla di contatti
unici, che da
mezzogiono alle 14
si è accalcata sul
server della
compagnia. In
sedicimila, come ha
subito annunciato il
capogruppo del Pdl
Mario Diana, hanno
dato l'assalto al
booking su internet
e le quattro porte
d'accesso non hanno
retto all'impatto.
Per questo, secondo
la versione
ufficiale, il sito è
andato in down e il
rimando alla pagina
per acquistare i
biglietti sulla
Civitavecchia-Golfo
Aranci (dal 15
giugno) e sulla
Savona/Vado-Porto
Torres (dal 20) si è
piantato. A tarda
sera, fanno sapere
dall'assessorato ai
trasporti, i tecnici
erano impegnati a
raddoppiare i
server, da quattro a
otto. Chi ha retto
bene l'impatto con
la clientela è stato
il numero verde
(119.118.877) con
cento prenotazioni
confermate sulla
Civitavecchia-Golfo
Aranci, mentre per
l'altra corsa la
Saremar ha
comunicato di dover
definire le
procedure. Ma l'Idv
continua ad avere
seri dubbi
sull'efficienza
della macchina
Saremar e nuove
perplessità sono
arrivate
dall'eurodeputato
Giommaria Uggias:
«In questi anni, il
centrodestra ci ha
abituato allo show
delle false
promesse. Così, per
evitare disastri, ho
chiesto al
commissario europeo
Sim Kallas di
vigiliare».
Controreplica di
Diana: «Fatti, non
premesse».
Caso Tirrenia.
Lunedì il
commissario
straordinario
Giancarlo D'Andrea
ha convocato i
sindacati con un
solo punto
all'ordine del
giorno:
«Comunicazioni
urgenti». E su quali
possano essere si è
scatenata subito
un'infinità di
ipotesi. Per molti,
il commissario
annuncerà di aver
chiuso la trattativa
con la cordata
napoletana
Aponte-Grimaldi-Onorato
e avviato le
procedure per
l'assegnazione. Se
fosse così, martedì
o mercoledì,
potrebbe esserci il
passaggio di
consegne tra
Fintecna, attuale
proprietaria della
Tirrenia in
liquidazione, e l'ad
della «Compagnia
Italiana di
navigazione», Ettore
Morace. Secondo
altri, invece,
D'Andrea potrebbe
accogliere i
sindacati con la
bandiera bianca in
mano e annunciare
che la
privatizzazione è
fallita. Queste voci
nascerebbero proprio
dall'ingresso sul
mercato della flotta
sarda, con gli
armatori napoletani
che avrebbero
minacciato di
ritirare l'offerta -
200 milioni in
contanti, 180 a rate
- se la Regione non
farà un passo
indietro. «È vero -
ha dichiarato
Vincenzo Onorato -
in noi c'è la seria
intenzione di
ripensarci, perché è
inaccettabile quanto
accade in Sardegna.
Comunque,
ricorreremo all'Ue».
Ma è difficile
pensare che, con le
prenotazioni aperte,
la Regione rinunci
alla sua flotta