(AGI) - Cagliari, 19
nov. - I dipendenti
Tirrenia sono
entrati in
agitazione per il
mancato rispetto
degli accordi
sindacali siglati
con il ministro
delle Infrastrutture
e dei Trasporti
Altero Matteoli il 6
settembre scorso.
Stamane a Cagliari
il personale della
motonave Aurelia,
giunta in mattinata
da Civitavecchia, ha
organizzato un
sit-in in banchina
per protestare
contro il ricorso
alla cassa
integrazione deciso
dal commissario
straordinario e la
ventilata
soppressione di
diverse tratte. "Il
6 settembre scorso",
ha riferito Gennaro
Bottiglieri,
rappresentante del
sindacato Or.S.A.,
"il ministro ha
firmato un documento
che prevedeva il
mantenimento degli
attuali livelli
occupazionali. Al
contrario, nei
prossimi sei mesi
722 dipendenti
saranno interessati
dalla cassa
integrazione a
rotazione e sul
futuro non ci sono
certezze. Inoltre,
nei piani
dell'amministratore
straordinario c'e'
la soppressione di
alcune corse, dalla
Bari-Durazzo alla
Genova-Olbia-Arbatax,
con una chiara
penalizzazione sia
per il personale di
bordo, sia per i
territori
interessati.
Inoltre, non si
intende affrontare
nemmeno il problema
dei precari, che
rappresentano circa
il 70% della forza
lavoro su quasi 2000
dipendenti e, nella
maggior parte dei
casi, attendono un
contratto con tutti
i crismi da oltre 25
anni". Il sindacato
ha annunciato che
nei prossimi giorni
saranno organizzati
sit-in in tutti i
porti italiani e,
nel caso in cui la
situazione non
dovesse sbloccarsi,
faranno ricorso
anche allo sciopero
della fame. "Siamo
stanchi di subire
tutto questo", ha
detto Andrea Perone,
uno dei dipendenti
in servizio sulla
motonave Aurelia, "perche'
da troppi anni
subiamo le stesse
vessazioni. Anche il
presidente della
Regione Ugo
Cappellacci dovrebbe
far sentire la sua
voce, visto che se
saranno soppresse le
corse per alcune
zone della Sardegna,
anche l'isola sara'
fortemente
penalizzata".