NULLA DI FATTO AL
MINISTERO DEL LAVORO,
Fumata
nera, al ministero del Lavoro, per la
vertenza
Tirrenia. Si e'
risolto in un nulla di fatto l'incontro, che
si e' svolto oggi tra i rappresentanti del
dicastero, dell'azienda e delle
organizzazioni sindacali, nell'ambito
dell'esame delle procedure di cassa
integrazione richieste dalla compagnia. La
riunione, riferiscono fonti sindacali, ha
avuto un esito negativo: i sindacati, anche
se non sono contrari in via pregiudiziale,
al ricorso alla cig, hanno respinto la
richiesta aziendale perche' ''unilaterale e
immotivata''. Dopo la prima riunione, la
settimana scorsa, quello di oggi e' stato il
secondo e ultimo tentativo, come da prassi,
di conciliazione tra le parti. L'iter per la
richiesta di cassa integrazione
straordinaria e' stato attivato l'8 novembre
scorso dal commissario straordinario,
Giancarlo D'Andrea, e interessa 722
lavoratori del gruppo. A motivare la
richiesta di cigs da parte di
Tirrenia
e' stata la ''contingente riduzione delle
attivita' e di lavoro'', legata
all'applicazione della normativa sulla
sicurezza navale richiesta dallo 'Stockholm
Agreement' che ha interessato sei unita'
navali con lavori di adeguamento. Dal primo
ottobre scorso, e' stato temporaneamento
sospeso il collegamento Genova-Olbia-
Arbatax, con il conseguente esubero di
personale. La riattivazione della linea e'
prevista entro la fine del prossimo mese di
gennaio. A questo si aggiunge la sospensione
della Bari-Durazzo, deciso a fronte delle
perdite economiche prodotte dal
collegamento, fuori sovvenzione. Intanto, e'
alle ultime battute lo sciopero nazionale di
24 ore dei lavoratori del gruppo, cominciato
ieri. Non e' ancora ripreso il servizio
delle navi che non sono partite ieri.