I periti su incendio
Tirrenia "Tanti guasti
ed errori"
Relazione degli esperti
della Capitaneria di
porto di Palermo
sull'incendio a bordo
della nave Vincenzo
Florio della Tirrenia
avvenuto la notte tra il
28 e il 29 maggio del
2009
L'impianto antincendio
si guastò quattro minuti
dopo il rogo, la schiuma
per spegnere le fiamme
venne gettata nel ponte
sbagliato. Le porte
antifuoco come da
progetto potevano essere
aperte solo dall'interno
vale a dire da dove si
era sviluppato
l'incendio, i passeggeri
furono avvertiti con i
megafoni o cabina per
cabina perché l'impianto
di comunicazione andò
subito in tilt, i due
timoni andarono in
avaria. E' quanto emerge
dalla relazione degli
esperti della
Capitaneria di porto di
Palermo sull'incendio a
bordo della nave
Vincenzo Florio della
Tirrenia la notte tra il
28 e il 29 maggio del
2009.
Sulla nave partita da
Napoli e diretta a
Palermo c'erano 513
passeggeri, tra cui
numerosi bambini e
scolaresche, e 53 membri
d'equipaggio, che
lasciarono
l'imbarcazione sulle
scialuppe di
salvataggio. Tutti salvi
per miracolo.
Gli esperti incaricati
dal ministero dei
Trasporti segnalano una
serie di anomalie e di
errori commessi
dall'equipaggio nella
gestione dell'emergenza.
Poco prima della
partenza, dunque a poche
ore dall'incidente,
inoltre la Capitaneria
di porto di Napoli aveva
rilasciato alla "Florio"
il certificato sicurezza
passeggeri, che
abilitava l'imbarcazione
anche a brevi viaggi
internazionali.
Il capitano di corvetta
Liciano Caddemi, che ha
firmato la relazione,
punta il dito nei
confronti del
comandante, del
direttore e del primo
ufficiale di macchina
che agirono dimostrando
"insufficiente
preparazione e/o
inettitudine, scarsa
considerazione degli
interessi altrui,
trascuratezza e mancanza
o deficienza di
attenzione, leggerezza,
inosservanza di
precauzioni doverose".
Anche le squadre via
terra di Tirrenia,
secondo la relazione
Caddemi, non avrebbero
fornito "l'adeguato
supporto tecnico durante
l'emergenza incendio".
Il rapporto è agli atti
del procedimento che
vede indagati i
proprietari degli
automezzi da cui sarebbe
partito l'incendio,
sviluppatosi nel ponte 5
della nave, e tre degli
ufficiali di bordo. La
Tirrenia è considerata
parte offesa. Nei
prossimi giorni si terrà
un incidente probatorio,
davanti al gip Luigi
Petrucci, chiesto dal pm
Carlo Lenzi.
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