Questo è quanto ha
dichiarato Salvatore Lauro,
Presidente del Gruppo Lauro,
all’indomani della
proclamazione dello sciopero
indetto dal sindacato dei
marittimi per il giorno 11
dicembre 2010.
“Ritengo chela richiesta di
sciopero sia del tutto
ingiustificata, inopportuna
e per di più in malafede”
scrive Lauro in una lettera
indirizzata ai Sindacati,
alla Regione Campania ed ai
Sindaci delle isole, nella
quale sono state evidenziate
le motivazioni, peraltro del
tutto strumentali e prive di
fondamento avanzate dai
sindacati per giustificare
la mobilitazione.
“Abbiamo, comunque, convocato il sindacato per il 6 dicembre p.v., alle ore 16.00, nel corso della quale ribadiremo che la richiesta di abrogazione del nostro turno particolare non corrisponde in alcun modo ad un tentativo di licenziamento dei nostri lavoratori, ma risponde solo all’esigenza di far fronte con nuove regole, all’evoluzione del contesto economico e normativo in cui si svolge l’attività di reclutamento del personale marittimo e su cui grava sempre più la minaccia di una carenza di personale qualificato.
Inoltre ” si legge nella lettera “dallo scorso gennaio le società di navigazione che collegano le isole minori in Italia, a differenza degli armatori che collegano le isole maggiori, non stanno usufruendo di alcuno sgravio del costo del lavoro, come erroneamente pubblicizzato dal sindacato.
Il fronte sindacale, su questa questione, si è spaccato. Il presidente dell’Associazione Marittimi partenopei, Comandante Aniello Di Iorio, ha infatti chiesto alla Capitaneria di Porto di poter conoscere le modalità di assunzione in seno alle società pubblica Caremar, in particolare se negli ultimi tempi siano state fatte assunzioni di lavoratori segnalati da politici o sindacalisti e, inoltre come mai non ci fosse una trasparenza nelle assunzioni, riservandosi di richiedere ulteriori accertamenti alla magistratura se le risposte non saranno esaustive.