ANSA/ TIRRENIA: CIN, NO LICENZIAMENTI E CONTINUITA' COLLEGAMENTI AVVIATO CONFRONTO CON SINDACATI, BENE IMPEGNO, MA ORA GARANZIE (ANSA) -
ROMA, 7 GIU - ''La nuova Tirrenia continuera' ad effettuare tutti i collegamenti, non licenziera' e non ridurra' gli stipendi''. Questa l'assicurazione che Ettore Morace, amministratore delegato di Cin (Compagnia Italiana di Navigazione), la cordata di armatori napoletani (Moby, Grimaldi e Gnv) che si appresta a rilevare la compagnia marittima in amministrazione straordinaria, ha fornito oggi ai sindacati. Garantendo anche che, benche' il closing dell'operazione sia previsto per il primo luglio, nel pieno della stagione estiva, ''non ci sara''' alcuna interruzione nell'attivita' della compagnia. L'incontro di oggi tra la societa' in amministrazione straordinaria, Cin e sindacati ha segnato l'avvio del confronto per raggiungere un accordo sulla procedura di cessione. Il prossimo appuntamento sara' martedi' 14 giugno. L'accordo con i sindacati, ha precisato Morace, non e' comunque vincolante: ''l'unico vincolo legale e' l'Antitrust''. Quindi, dopo il via libera arrivato nei giorni scorsi dal Ministero dello sviluppo, l'ok del Garante resta dunque ora l'ultimo passaggio prima che il Commissario straordinario Giancarlo D'Andrea possa avviare le procedure per il trasferimento della proprieta' dei beni a Cin. L'ad di Gnv, Roberto Martinoli, stima che ''in 3 o 4 settimane tutte le questioni dovrebbero essere chiarite e a quel punto sara' possibile iniziare a operare''. Benche' l'accordo con i sindacati non sia previsto dalla legge, l'interesse di Cin e' comunque quello di raggiungerlo - ha sottolineato Morace - perche' ''l'azienda vuole condividere il piu' possibile con i sindacati le linee guida del Piano industriale'', che prevede ''efficientamento dei costi e maggiori incassi''. Cin ha inoltre precisato che la nuova Tirrenia manterra' il nome e il logo e che la sede sara' a Napoli, ma non negli uffici attuali. La societa', inoltre, passera' da srl a spa e avra' un capitale di 50 milioni. I sindacati promuovono l'impegno di Cin, ma ora chiedono garanzie formali sull'occupazione e sugli aspetti contrattuali.