Considerato quanto sta
succedendo da un po’ di
tempo, l’opera del
commissario D’Andrea, sembra
orientata verso la
“soluzione finale”, tante
volte smentita ma sempre
cercata dai soliti furbetti
del “quartierino navale” e
non solo, ovvero, lo
spacchettamento dopo aver
depurato la compagnia dei
debiti e del … personale.
L’incontro del 07
dicembre 2010 tra
Tirrenia e sindacati ha
avuto carattere meramente
interlocutorio sulle
problematiche relative
alla privatizzazione di Tirrenia
e Siremar che, a
dire del Commissario
Straordinario, dovrebbero
concludersi entro il
31/03/2011.
Durante l’incontro Il dott.
D’Andrea e il dott. Ruggeri
hanno riferito di potere
soprassedere al noleggio a
scafo nudo dell’unità
impegnata nel
collegamento Bari –
Durazzo e, ancora, di
verificare entro il mese
di dicembre all’interno
delle procedure di
insolvenza la possibilità
di corrispondere per intero
la gratifica natalizia.
Inoltre, il 15/12/2010
pagheranno i soli ratei
maturati a dopo le
dichiarazioni d’insolvenza
e, si suppone, con lo
statino paga in emissione il
12/01/2011 il resto dei
ratei imputabili all’anno
2010.
Niente è emerso circa
l’impegno del mantenimento
dei livelli occupazionali
quale elemento
imprescindibile per la
cessione dei compendi
aziendali Tirrenia e Siremar.
Tirrenia, da quanto emerge
dalle parole di D’Andrea e
Ruggeri, di dovere procedere
al ricorso alla C.I.G.S.
per i Marittimi in R.O.
e C.R.L. In sintesi
rimarrebbero esclusi gli
iscritti in T.P.. Detto in
poche parole, per i tanti
precari che da decenni
lavorano, si prospetta
l’azzeramento di ogni
possibilità di introiti per
mantenere le famiglie.
Infine, il Commissario
Straordinario ha
paventato la possibilità
di rescissione dei
CC.NN.LL. in essere per
favorire possibili
condizioni di interesse
per l’acquisto. In
termini pratici si propone
di non mantenere l’impegno
della continuità
contrattuale.
Proposta che l’ U.S.C.L.A.C.
/ U.N.C.Di.M ha dichiarato
impercorribile e si è
dichiarata assolutamente
indisponibile.
A questo proposito c’è da
ricordare che nei casi di
Italia e Llyod Triestino, è
stata mantenuta la
continuità contrattuale per
tre anni prima di passare a
quello Confitarma e sono
state incentivate le
dimissioni per chi ha scelto
di andare via prima dei 3
anni.
Non si comprende quindi la
decisione di Tirrenia, a
meno che questo non sia il
viatico per il famoso
smembramento della società,
sempre smentito anche dal
Ministro, ma tutto fa
pensare che si stia
preparando la strada a
questa soluzione.
Giorno 20 dicembre da
quanto ci risulta ci
sarà un nuovo
incontro sulle
tematiche affrontate e
a questo punto dovranno
essere le OO.SS. pronte a
respingere le posizioni
assunte da Tirrenia.
L’ U.S.C.L.A.C. / U.N.C.Di.M
, si augura che tutti i
sindacati si trovino uniti
per tutelare il personale e
la continuità contrattuale,
“anche con il ricorso ad
azioni di sciopero in
violazione delle regole