Cucina sarda,
costumi sardi,
buffet gratis da
coile.
Tutti requisiti
per un viaggio
confortevole,
altro che
bagnarola come
era stata
malignamente
etichettata da
qualcuno.
Il clima che si
respirava per il
primo viaggio
della nave
Scintu della
Saremar era di
festa e anche di
speranza per la
ripresa del
turismo che
sull'isola ha
dovuto fare i
conti con la
crisi prima e
con il caro
traghetti poi.
Al di là delle accuse mosse contro Ugo Cappellacci e la giunta sarda di aver affossato, proprio con la Saremar il turismo dell'isola, perchè i traghetti degli armatori privati restano spesso fermi perchè vuoti nei porti, e perchè la Saremar non può trasportare che 800 passeggeri al giorno circa, bisogna guardare ai fatti.
E questi dicono che già dal mese di marzo inoltrato le navi degli armatori privati restavano ferme ai porti con i passeggeri ammassati su un'altra nave magari anche della concorrenza e spesso dirottati per altre direzioni: scelta come destinazione Olbia per ritrovarsi a Golfo Aranci.
Fatti come questi sono stati uno dei tanti propellenti che hanno dato una scossa alla Regione Sardegna.
In un solo mese sono stati circa 20 i traghetti cancellati sulla tratta Civitavecchia Olbia, e anche Genova Porto Torres.
La speranza che la stagione si riprenda rimane, anche perchè aumentano gli sconti a cui si 'sono dovuti piegare' gli armatori privati: è una semplice legge del mercato, è la concorrenza che insieme alla domanda fanno il mercato ed i prezzi.
La preoccupazione che rimane è che cosa accadrà dopo il 15 settembre, la dead line per la fine dell'esperienza delle due navi Saremar che hanno potenziato la flotta sarda per i collegamenti con il continente? |
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