MARITTIMI
TIRRENIA: CARONIA (UILTRASPORTI)
SCRIVE A PAPA, SOLLECITI GOVERNO (AGI)
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Roma, 21 gen. - Il
segretario generale di Uiltrasporti, Giuseppe
Caronia, ha scritto una lettera a Benedetto XVI
perche' solleciti il governo a occuparsi della
privatizzazione di Tirrenia e Siremar, attualmente
in stallo. "Santo Padre - e' l'inizio della missiva
- sono ben consapevole che l'iniziativa non certo
ordinaria di rivolgermi a Lei per quanto di seguito
Le rappresentero' potrebbe apparire, oltre che come
un atto di arroganza, anche fuori luogo e che cio'
potrebbe prestarsi a diverse speculazioni. Ma la Sua
grande attenzione per i problemi che affliggono i
lavoratori e i Suoi ripetuti messaggi di
solidarieta' mi hanno fatto superare ogni
perplessita' e mi hanno indotto a scriverLe sicuro
che solamente un Suo influente intervento a favore
dei dipendenti della nostra gloriosa Flotta pubblica
o meglio di quanto di essa, anche se ormai per poco
tempo, e' ancora rimasto e in particolare delle
compagnie di navigazione Tirrenia e Siremar, che per
responsabilita' non loro, stanno vivendo da oltre un
anno una angosciante vicenda i cui sviluppi non e'
dato in alcun modo conoscere ma che lasciano temere
l'incombenza di una vera e propria tragedia sociale
che getterebbe nella disperazione centinaia di
marittimi e le loro famiglie in massima parte
residenti nel depresso Mezzogiorno del Paese, possa
essere il solo capace di sbloccare questa penosa e
non piu' sopportabile situazione
"Non posso,
Santissimo Padre - prosegue Caronia - non denunciare
le gravi disattenzioni del Governo Italiano e della
politica in generale, che non trovano
giustificazione neanche nelle tristi vicende che
stanno travagliando il Paese, sulla privatizzazione
della Flotta Pubblica e l'approssimazione con la
quale questo processo, nonostante le tante
rassicurazioni, sta confusamente procedendo, ne'
sottacere le tante responsabilita' dell'azionista
statale che niente ha fatto per evitare che aziende
come Tirrenia e Siremar il cui valore economico
complessivo era ed ancora e' superiore al loro
indebitamento e il cui ruolo strategico per la
continuita' territoriale e per il loro notevole
contribuito allo sviluppo socio-economico del Paese
e delle sue isole non puo' essere da nessuno
disconosciuto, finissero per essere poste in
Amministrazione Straordinaria in seguito a una
dichiarazione di insolvenza, corretta, forse,
solamente dal punto di vista formale, ma
sostanzialmente immotivata e, a mio avviso,
artatamente predisposta". "Le chiedo pertanto
Santita' - conclude Caronia - oltre che una Sua
dedicata preghiera per la martoriata categoria dei
marittimi, una Sua sollecitazione nei confronti del
Governo Italiano affinche' affronti finalmente
questa problematica, metta i lavoratori e i suoi
rappresentanti nelle condizioni di conoscere cosa
sia accaduto in questi mesi di totale e immotivato
silenzio e di poter esprimere, attraverso un
confronto sinora negato, le loro posizioni sulle
materie che riguardano il lavoro e quindi le
prospettive di vita di migliaia di uomini e di
donne. Affido questo mio accorato appello alla Sua
grande bonta', Santita' illustrissima e nello
scusarmi ancora per aver avuto l'ardire di
richiamare la Sua attenzione su queste miserevoli
vicende, Le porgo i miei piu' deferenti e devoti
saluti".
21-01-2011
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