MARITTIMI
La Caremar
perde le Pontine A Roma equipaggi, navi e aliscafi
Massimo Zivelli
Ristrutturazione societaria, per la Caremar la
Regione fa un altro passo in avanti. Con i sindacati
è stato chiuso l’accordo per il trattamento del
personale e per la salvaguardia del posto di lavoro,
ma è stato anche siglato - nei giorni scorsi a
Napoli - l’accordo relativo allo scorporo dalla
compagnia di navigazione ex Tirrenia, del cosiddetto
«ramo pontino» della società. Si tratta di due navi
e di due aliscafi, ma anche degli equipaggi della
Caremar che - da anni impegnati sulle tratte laziali
di collegamento alle isole di Ponza e Ventotene - a
breve dovranno passare sotto la gestione questa
volta diretta, della Regione Lazio attraverso la
costituenda regionale marittima. Dopo mesi di
trattativa dunque, il primo tassello - quello
relativo ai lavoratori del mare - è andato al suo
posto. Filt-Cgil, Fit-Cisl e Uiltrasporti hanno
infatti raggiunto un’intesa con Regione Campania,
Regione Lazio, Federlinea, Caremar e Laziomar, a
tutela dei diritti del personale marittimo e
amministrativo e del loro posto di lavoro. In
particolare tutti i contratti a tempo indeterminato
sono stati confermati, in continuità sia normativa
che salariale. Accordo sulla tutela, poi, anche per
i centotrenta marittimi precari, impiegati
regolarmente da diversi anni sulle navi, garantendo
loro il diritto di priorità di chiamata, sia durante
che dopo il processo che porterà la Caremar alla
privatizzazione. Sono state sbloccate inoltre, anche
le procedure interne relative alle promozioni ed
agli avanzamenti di carriera. La priorità nelle
assunzioni a venire nella nuova Caremar infine,
verrà riservata agli amministrativi che hanno svolto
il proprio lavoro presso la stessa regione Campania,
anche attraverso percorsi di riqualificazione dei
lavoratori stessi. «Il sindacato confederale - si
legge nella nota diffusa a conclusione della
trattativa - riafferma la propria vicinanza ai
lavoratori e alle loro giuste rivendicazioni
confermando il proprio impegno a sostenere in primo
luogo il mantenimento del 51% di quota del pubblico
nella nuova società ed allo stesso tempo, il
mantenimento dei posti di lavoro, dei contratti e
dei salari a garanzia dello sviluppo della qualità e
della sicurezza del trasporto marittimo nei golfi di
Napoli e Gaeta». La ristrutturazione societaria
della Caremar prevede l’ingresso di soggetti privati
al 49% del capitale azionario e nella gestione
diretta di linee e servizi. Il bando di gara sarà
europeo, ma l’iter ancora indefinito. La nuova
regionale marittima campana, avrà il compito di
continuare a garantire i collegamenti essenziali
minimi nel golfo di Napoli. Nel corso dei prossimi
anni la società dovrà essere messa in grado - grazie
anche all’afflusso di capitali privati - di
effettuare gli investimenti necessari
all’ammodernamento e all’adeguamento della propria
flotta. il mattino
30-01-2011
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