Napoli Palermo Snav raddoppia le vie del mare
Bianca D'Antonio Snav, la compagnia napoletana di
traghetti e mezzi veloci che fa capo all'armatore Gianluigi Aponte, scommette
ancora una volta su Napoli. Da ieri, infatti, ha raddoppiato sulla linea
Napoli-Palermo mettendo a regime ben quattro unità, due per passeggeri e merci,
«Snav Lazio» e «Snav Sardegna», e due solo cargo, con al seguito gli autisti dei
camion. Ogni giorno partono in contemporanea due traghetti dal capoluogo campano
e due da quello siciliano e, con il loro carico di passeggeri, auto e tir si
incrociano nel mar Tirreno. La new entry in casa Snav è il nuovo «Snav Campania»
(il vecchio è stato recentemente avviato alla demolizione), ex ro-ro
«Finlandia», che va ad affiancarsi all'altra unità tutto-merci «Fin Forest».
Costruito dai cantieri Flender, «Snav Campania» ha una lunghezza di 157 metri,
una portata lorda di 11mila tonnellate, criteri di movimentazione del carico
ultramoderni e una grande trasportabilità: ben 2.240 metri lineari più gli
autisti. Le quattro unità mettono complessivamente a disposizione della
clientela 3.800 metri lineari di carico al giorno nei due sensi oltre al
trasporto di 2mila passeggeri e ottocento auto al seguito. Il comandante
Raffaele Aiello, amministratore delegato della Snav, ha illustrato con una nota
le motivazioni che hanno spinto la compagnia ad intensificare l'offerta.
L’iniziativa è partita dopo una attenta verifica dei dati. La Snav aveva
cominciato con due navi sulla rotta Napoli-Palermo, ma poi si è notato che che
l'offerta continua ed omogenea con navi gemelle ha fatto raggiungere, nell'arco
di cinque anni, risultati più che positivi. Oggi gli autotrasportatori chiedono
maggiori spazi e, nonostante il difficile momento, nonostante al momento si
viaggi con coefficiente di carico dell'80 per cento, un armatore del calibro di
Gianluigi Aponte, ha risposto alla domanda della sua clientela e raccolto la
sfida. Insomma, l’obiettivo è intercettare in seguito il mercato e i suoi
sviluppi. A favore giocano il nuovo Codice della strada che impone un orario
ridotto di guida per gli autisti, la continuità e l'omogeneità dell'offerta e
l'innegabile crescita delle autostrade del mare. I risultati del 2010 lo
confermano. Il traffico Snav sulla Napoli-Palermo è, infatti, cresciuto del 38%
per quel che concerne le merci e del 12% se riferito ai passeggeri, mentre le
previsioni parlano di un ulteriore incremento nel 2011. Ora, dopo l’iniziativa
intrapresa dagli armatori, insieme all'Autorità Portuale, si stanno affrontando
i problemi di viabilità interna del porto. Sono cresciuti i traffici passeggeri
e merci, è cresciuto il movimento crocieristico e quindi è divenuta questione
primaria il recuperare di ulteriori spazi di manovra e sosta nel porto per fare
fronte alle nuove esigenze. Purtroppo, nell’ultimo decennio il porto è diventato
parcheggio per la viabilità cittadina, sottraendo aree ed organizzazione a chi
sta invece investendo con notevole coraggio sul mare. L’armatore Gianluigi
Aponte crede sullo scalo partenopeo e continua a investire. Un esempio destinato
a trascinare aziende sia locali che internazionali. Per questo, oltre alla
viabilità portuale, è diventato essenziale il piano regolatore portuale per
poter contare su uno scalo più ordinato ed organizzato che negli ultimi dieci
anni ha sfiorato più volte i sette milioni di passeggeri, cifra che nei prossimi
anni potrebbe essere raggiunta e superata, senza contare i sei milioni di
passeggeri che ogni anno affollano il golfo di Napoli e le rotte per le isole.
il mattino