MARITTIMI
TIRRENIA: UILT,PRIMO
EFFETTO PRIVATIZZAZIONE AUMENTO TARIFFE (ANSA)
-
ROMA, 12 MAR - Un
primo effetto della ''sbagliata e pasticciata''
privatizzazione di Tirrenia e Siremar, ''che si
sta gia' chiaramente evidenziando, e' quello del
forte incremento delle tariffe che non puo'
trovare giustificazione nel solo aumento dei
costi del carburante ma che e' invece, a mio
avviso, legato alla gia' iniziata fine di ogni
concorrenza tra i diversi competitori nel
settore dei traghetti''. Lo afferma il
segretario generale della Uil trasporti Giuseppe
Caronia, ricordando che martedi' 15 marzo si
concludera' una prima fase della
privatizzazione. ''Martedi', con la
presentazione delle offerte vincolanti,
auguriamoci che ce ne siano, si concludera' una
prima fase della privatizzazione di Tirrenia e
Siremar (poste artatamente in Amministrazione
straordinaria), nel totale rifiuto di ogni
confronto e senza che nessuna delle nostre
richieste sia stata accolta a partire da quella
del mantenimento in mano pubblica di una
percentuale del pacchetto azionario a garanzia
degli obblighi di servizio pubblico e di quelli
occupazionali e contrattuali dei lavoratori'',
osserva Caronia. ''C'e' da chiedersi come sara'
possibile mantenere l'attuale livello dei
servizi senza ulteriori costi per la
collettivita' considerato che nessun armatore
privato potra' mai compensare il costo delle
tratte sociali e quindi in perdita con gli utili
delle linee commerciali e turistiche'', prosegue
Caronia, puntualizzando che ''c'e' da aspettarsi
verosimilmente, oltre a un ulteriore accentuarsi
dell'aumento delle tariffe, anche la richiesta
da parte dell'ipotetico acquirente di
ricontrattare posti e costi del lavoro''. ''Noi
ovviamente - conclude - non siamo per niente
disponibili ad aprire un confronto su questi
temi e rivendichiamo con forza il rispetto degli
impegni assunti dal Governo al quale ancora una
volta richiediamo un urgentissimo incontro.
Siamo tuttavia piu' che mai decisi, forti della
angoscia e della disperazione dei lavoratori, a
lottare in ogni modo per far si' che questa
bruttissima storia non abbia almeno un epilogo
tragico''
Stampa questa pagina
12-03-2011