MARITTIMI
TIRRENIA:
UILT, PER PRIVATIZZAZIONE ULTIMA CHIAMATA IL 9/2
FISSATO INCONTRO AL MINISTERO DELLO SVILUPPO
ECONOMICO (ANSA) -
ROMA, 7 FEB - Il
segretario generale della Uiltrasporti, Giuseppe
Caronia, auspica che nell'incontro fissato per il 9
febbraio al ministero dello Sviluppo economico ''il
Governo finalmente riassuma responsabilmente la
gestione politica, sino ad oggi del tutto carente''
della privatizzazione di Tirrenia. ''Tra poco piu'
di un mese - si legge in una nota - sapremo chi
acquisira' e a quali condizioni Tirrenia prima e
Siremar dopo, comunque prima dell'estate prossima in
un modo o nell'altro tutto sara' inesorabilmente
finito. Non credo pertanto di esagerare se considero
l'incontro di dopodomani come un sorta di ultima
chiamata per tutti i soggetti interessati - dice
Caronia - Lo e' difatti per il Governo, che dovra'
dare concretamente seguito agli impegni assunti e
dovra', garantire, in caso di eventuali esuberi
strutturali, al momento esclusi, adeguati
ammortizzatori sociali consimili a quelli utilizzati
in occasione della privatizzazione della compagnia
aerea di bandiera. Lo e' per il Commissario che
dovra' sanare, prima della cessione delle attivita'
di cabotaggio, le diverse inadempienze contrattuali
e dovra' garantire la massima trasparenza nel
prosieguo e nell'assegnazione delle gare''. Caronia
indica poi ''i potenziali compratori, che dovranno
consapevolmente e inevitabilmente predisporsi ad un
serrato confronto di merito sui loro piani
industriali che dovranno prevedere il consolidamento
e lo sviluppo delle attivita' e dovranno contenere
apposite clausole sociali (8 anni per Tirrenia e 12
per Siremar) a favore dei lavoratori cosi' come
richiesto da tutte le sigle sindacali; lo e' anche
per queste ultime, naturalmente a partire dalla
Uiltrasporti, che dovranno saper rinunciare ad ogni
particolarismo e dovranno ritrovare, nell'interesse
supremo dei lavoratori, la capacita' di svolgere una
piu' forte azione unitaria''. Infine, ''l'ultima
chiamata'' e' anche ''per gli stessi lavoratori che
dovranno abbandonare inutili recriminazioni sul
passato e pericolose diatribe interne e dovranno
saper lottare uniti come non mai, con ritrovato
coraggio e maggiore determinazione, per la difesa
del loro lavoro e dei loro diritti''.(ANSA).
07-02-2011
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