COMUNICATO STAMPA
Segretario
nazionale Uiltrasporti Paolo
Fantappiè
”Ribadiamo
ancora una volta tutta la nostra
contrarietà all’operazione Onorato -
Clessidra
e
preannunciamo ogni più opportuna
azione di contrasto a difesa dei
diritti dei lavoratori che
rappresentiamo”.
“Sembrerebbe che la ‘sorte’ abbia
deciso che i destini della gloriosa
Tirrenia si debbano definire in
periodi festivi come ad esempio,
quello ferragostano o come quello
Natalizio, periodi nei quali
l’attenzione generale del Paese non
è molto alta rispetto al verificarsi
di alcune vicende che, se pur
importanti per lo stesso Paese e per
molti suoi cittadini, possono
passare più facilmente
inosservati o sotto silenzio – lo
afferma il segretario nazionale
della Uiltrasporti Paolo Fantappiè
in una nota.
Così è accaduto come ricorderemo, a
ridosso del ferragosto del 2010
quando il 12 agosto appunto, il
Governo dell’epoca pose, anche se, a
nostro avviso, non ne ricorrevano i
termini, in Amministrazione
Straordinaria il Gruppo Tirrenia,
avviandone così la sua
privatizzazione.
Credevamo e speravamo comunque che
con l’acquisizione da parte della
CIN almeno la Tirrenia, ex società
capogruppo, si fosse in qualche modo
salvata, anche in ragione della
accorta gestione che la nuova
dirigenza aziendale ha da subito
avviato e grazie anche ad un
virtuoso sistema di relazioni con le
OO.SS. capace di trovare soluzioni
giuste ed equilibrate ai molto
problemi in passato rimasti
irrisolti.
Naturalmente eravamo ben consapevoli
– prosegue Fantappiè - di ciò che
poteva accadere ai lavoratori ed
all’utenza con l’incorporazione di
Tirrenia in Moby Lines da parte
dell’armatore Onorato il quale nel
frattempo aveva acquistato il 40%
del pacchetto azionario di Tirrenia
Cin.
Grazie ai
doverosi veti dell’antitrust e alla
sacrosanta contrarietà dell’utenza,
specie di quella del popolo Sardo e
dei lavoratori, la temuta
incorporazione è stata sinora
fortunatamente scongiurata.
Apprendiamo in questi giorni, da
alcuni scarni articoli di stampa che
a margine del Natale, il giorno 27
dicembre per l’esattezza, sarebbe
stato raggiunto un accordo tra il
Fondo Clessidra, detentore del 35%
del pacchetto azionario di
Tirrenia-Cin e del 32% di Moby Lines
e l’armatore Vincenzo Onorato, dove
si prevede, in estrema sintesi e a
determinate condizioni,
l’acquisizione entro sei mesi degli
interi pacchetti azionari delle due
distinte aziende, Tirrenia-Cin e
Moby Lines.
Senza entrare nei rispettivi e
singoli interessi delle parti
contraenti, ciò che invece non
comprendiamo affatto è la mancanza
di una immediata contraria
presa di posizione del
Governo, dell’Autorità Garante della
Concorrenza e del Mercato e
dell’intera classe politica del
Paese di fronte ad un accordo
che se concretizzato
rappresenterebbe una sventura per i
lavoratori interessati in quanto la
prevedibile riorganizzazione a
seguito dell’unificazione
determinerebbe, inevitabilmente,
pesanti e negative ricadute sul
piano occupazionale, oltre ad un
peggioramento delle tutele
contrattuali e salariali.
Per quanto ci riguarda – conclude -
ribadiamo ancora una volta tutta la
nostra contrarietà alla fusione
delle due compagnie di navigazione e
preannunciamo ogni più opportuna
azione di contrasto a difesa dei
diritti dei lavoratori che
rappresentiamo”.
Roma 31 dicembre
2014
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