TRASPORTI: PD
SARDEGNA, NON SIAMO
CONTRARI A FLOTTA
SARDA
(Adnkronos) -
''Sulla
questione trasporti
il Pd non e' contro
la flotta sarda come
e' stato
semplificato. Siamo
convinti che sia
l'unica cosa decente
che Cappellacci ha
fatto in questi due
anni, ribellandosi
al cartello degli
armatori anche con
il nostro
sostegno''. Lo
afferma il
segretario regionale
del Pd Sardegna
Silvio Lai, che
interviene con una
nota sul problema
dei trasporti
marittimi e sulla
continuita'
territoriale per la
Sardegna. ''Siamo
stati noi - afferma
Lai - ad aprire,
oltre due mesi fa,
all'ipotesi di una
partecipazione
azionaria
determinante in
Meridiana da parte
della Regione, a
condizioni chiare
sul piano
industriale, tenendo
presente l'unica
possibile strategia
di vettore
regionale, ne'
nazionale ne'
europeo dove
resteranno solo in
tre, e con
condizioni di
chiarezza con il
partner privato su
investimenti
necessari per queste
strategie''. ''Ma
Cappellacci non puo'
permettersi la
politica dei due
forni - prosegue
Lai, non puo' dire
di no agli armatori
senza dire no a chi
arma gli stessi
regalando il bis
dell'operazione
Alitalia e 580
milioni di euro per
la maggior parte
sardi, quelli
dell'Unione Europea
per i collegamenti
delle isole".
"Deve fare ricorso
previo alla corte
europea contro la
gara per la vendita
della Tirrenia e
convocare la
conferenza di
servizi necessaria
alla continuita'
territoriale. Non
puo' pretendere di
tutelare i sardi e
Tremonti insieme.
Scelga - prosegue -
da che parte stare,
perche' se stara'
davvero dalla parte
dei sardi li ci
trovera' il Pd. E se
vuole che la
credibilita' sulla
continuita' non sia
minata alla base
deve cambiare passo
nella vertenza con
lo Stato sui diritti
e su cio' che spetta
ai sardi. Perche'
piu' si va avanti
piu' diventa
soltanto un falso in
bilancio continuare
ad approvare un
bilancio regionale
con le entrate
dell'art.8 e il
patto di stabilita'
che impedisce di
andare oltre lo
stanziamento''. Per
Lai ''occorre un
salto di qualita'
nel confronto e
nella vertenza che
non puo' piu'
limitarsi ad ordini
del giorno
consiliari. Se non
se la sente lo dica
chiaramente e lasci
il posto di
responsabilita' e
rappresentanza cui
e' stato chiamato
nel 2009 a tutelare
gli interessi dei
sardi anche contro
il Governo
Bossi-Tremonti''