MARITTIMI
CARO TRAGHETTI:
REGIONE SARDA, FLOTTA SARDA NON SI FERMERA' GIUNTA
REGOLARMENTE A P.TORRES NAVE SALPATA DA VADO LIGURE
(ANSA) -
CAGLIARI, 23 GIU - E'
giunta questa mattina regolarmente a Porto Torres la
Dimonios, la nave partira' ieri sera da Vado Ligure.
Si tratta della seconda nave della flotta sarda che
assicurera' i collegamenti fra l'Isola e la Liguria,
dopo l'avvio una settimana fa dei collegamenti
Saremar fra Olbia-Golfo Aranci e Civitavecchia. Ma
con l'avvio della seconda rotta sono continuate
anche le polemiche da parte degli imprenditori della
cordata che dovrebbe rilevare la Tirrenia e che
minacciano di far saltare l'operazione se non sara'
sospesa l'operazione avviata dalla Regione che,
pero', ha confermato, andra' avanti con la ''flotta
tutta sarda''. ''Gli armatori privati attaccano la
Regione dimenticandosi che per anni hanno combattuto
il monopolio pubblico di Tirrenia e oggi vorrebbero
di fatto crearne un altro privato - ha detto
l'assessore regionale dei Trasporti, Christian
Solinas, durante la conferenza stampa tenuta questa
mattina a Porto Torres sulla nave Dimonios -
Chiedono l'intervento del Governo a Roma e
minacciano di denunciare la flotta sarda a
Bruxelles. Facciano quello che vogliono, noi
difendiamo le ragioni non di interessi privati ma
del popolo sardo che oggi ha ripreso in mano la
penna della propria storia e ha ricominciato a
scriverla tornando a governare i propri mari. La
flotta sarda e' una realta' ed e' la risposta data
dalla Giunta Regionale, guidata dal presidente Ugo
Cappellacci, in seguito all'aumento indiscriminato
delle tariffe praticate dagli armatori privati che
rischiavano di mettere in ginocchio il sistema
turistico ed economico della Sardegna''. ''Missione
compiuta - ha esordito l'assessore regionale del
Turismo, Luigi Crisponi - la seconda tratta della
flotta sarda rappresenta il raggiungimento di una
risultato storico, frutto di un'azione efficace e
determinata, che pone rimedio alle difficolta'
imposte alla mobilita' dei sardi e dei nostri
visitatori dagli aumenti spropositati delle tariffe
marittime''. (ANSA).
23-06-2011
Stampa questa pagina