05-07-2019
Messina: «La divisione fra armatori? Sta facendo bene al settore»
Parla il presidente di Assarmatori: «Nessuna guerra con Confitarma, ma rimaniamo diversi». E sul porto di Genova: «Affidare i terminal a piccoli soggetti è stata una scelta sbagliata».
«Meglio un coro di un solista». Stefano Messina è immerso nella fase finale dei preparativi dell’assemblea di Assarmatori ed è convinto che la “concorrenza” associativa abbia fatto bene a tutti, anche perché «quando abbiamo raggiunto grandi risultati, non è stato in conseguenza di una voce unica». Sono passati due anni dalla scissione con Confitarma, da quando un gruppo di operatori dello shipping, compreso quello che porta il nome della famiglia genovese, ha deciso di dare vita ad una nuova associazione alternativa che si ritroverà a Roma martedì 16 per il meeting annuale: ci sarà il ministro Danilo Toninelli e potrebbe partecipare anche il “padre nobile” di Assarmatori, Gianluigi Aponte, numero uno di Msc, socio forte della nuova associazione. «Sarà l’occasione anche per accogliere due nuovi membri: P&O Maritime e DryDocks World, due aziende del colosso DP World» annuncia il presidente. «Continuiamo a crescere e a me piacciono i numeri per definire la realtà: i nostri soci aumentano. Vuol dire che stiamo lavorando bene».
Sono stati due anni di lotta con Confitarma?
«Nessuna lotta. Ma stiamo ancora subendo un po’ di ostruzionismo da parte di Confitarma nel nostro lavoro di posizionamento e rappresentanza».
C’è un tentativo di escludervi dai tavoli che contano?
«No, siamo a tutti i tavoli. Certo è difficile definire quali siano i “tavoli che contano” in Italia: a quelli, ....clicca qui per l'articolo completo
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