L’ebitda di Moby crolla a 47,5 mln euro nel 2018. Covenant non rispettati a dicembre, ma le banche accettano una revisione
Naviga in acque agitate il gruppo Moby, al quale fa capo anche Tirrenia-Cin, controllato dalla famiglia Onorato. Il risultati del 2018, presentati al mercato il 30 aprile (si veda qui la presentazione agli analisti), hanno evidenziato un ebitda ricorrente quasi ridotto a un terzo di quello del 2017 (47,5 milioni contro 131,6 milioni), che ha portato a una perdita netta di 62,7 milioni, da un utile netto di 22,9 milioni l’anno prima. Il tutto bruciando 57,5 milioni di euro di cassa, mentre nel 2017 si era generata cassa per 71,6 milioni di euro di cassa. Tiene invece il fatturato, con ricavi solo in legera discesa a 584,3 milioni dai precedenti 586,2 milioni.
La brutta performance, ha spiegato la società, è dipesa dai costi di startup di nuove rotte, dall’aumento di dei costi del carburante (addirittura 30,9 milioni di euro in più) e dai confronti con le buone performance del 2017, che beneficiavano della cessione di asset.
Contemporaneamente il debito finanziario netto è salito a quota 590 milioni dai 496,4 milioni di fine 2017 (si veda qui la presentazione agli analisti). Un mix che ha portato al non rispetto dei covenant finanziari stabiliti in origine in relazione al debito senior per ....clicca qui per l'articolo completo
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