La Princess Anastasia porta il Made in Italy nel Baltico (anche nei contratti dei marittimi)
San Pietroburgo, Tallin, Stoccolma, Helsinki. Una crociera da sogno su una nave che ha come parole chiave: low cost, easy shopping e tanto cibo italiano di ottima qualità. Queste, infatti, le caratteristiche della nuova formula rappresentata dalla “Princess Anastasia” del Gruppo Onorato che solca le acque della Russia.
Un prodotto accessibile a fasce più ampie di mercato con un’offerta del tutto nuova di servizi. Uno su tutti, quasi un intero ponte nave adibito a supermarket dove acquistare prodotti di qualità in regime duty free (e sistemarli direttamente nel bagagliaio della propria auto imbarcata).
Ma oltre agli ospiti che si divertono, con buon cibo e ottima musica italiana, il Gruppo Onorato – come sempre – ha pensato anche ai lavoratori. Quelli che rendono possibile questo genere di conquiste.
E infatti, su precisa scelta dell’armatore Vincenzo Onorato – che rifiuta a priori qualsiasi forma di speculazione su manodopera non qualificata e sottopagata – i marittimi russi che lavorano a bordo della Princess Anastasia hanno un contratto e uno stipendio italiano.
Per capire il livello di sfruttamento di questi lavoratori, basti pensare che in questo modo riescono a guadagnare anche quattro volte quello che riuscirebbero a ottenere mediamente sulle navi, anche italiane, sulle varie rotte dell’interscambio mondiale e del mercato passeggeri.
Un impegno, quello del Gruppo Onorato, che non ammette deroghe. E che viene ripagato da grandi soddisfazioni.
«Credo che l’esperienza maturata in Baltico con la “Princess Anastasia” – ha affermato Alessandro Onorato, vicepresidente del Gruppo e responsabile marketing – abbia confermato la nostra intuizione circa l’esistenza di grandi aree d’ombra dove sviluppare il turismo crocieristico con target, modalità e itinerari del tutto differenti da quelli dei grandi cruise operator. Un’esperienza che a breve consentirà al nostro gruppo di lanciare nuove iniziative in questo settore».
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