Il lupo di mare genovese sul Baltico: «Il ghiaccio non fa paura»

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«È una miscela strana, ma funziona. A fine stagione la nave si ferma per due mesi e i ragazzi e le ragazze russe dell’equipaggio vengono a salutarti con le lacrime agli occhi, in parte perché la loro esperienza a bordo si è esaurita e stanno per sbarcare, in parte perché sognano di ricevere una chiamata quando la nave ripartirà per un nuovo ciclo di crociere. Ebbene in quel momento capiamo, capisco che qualcosa di buono abbiamo fatto». Per Massimo Pinsolo, classe 1954, genovese di Pegli, un battesimo del mare in Marina militare e poi esperienze sulle petroliere anche nei mari lontani dell’Alaska, la “Princess Anastasia” non è diventata solo una casa sul Baltico, ma anche un laboratorio eccezionale dove costruire una amalgama del tutto anomala fra marittimi e personale alberghiero del nostro Paese, in questa “isola italiana” nel Nord dove, per una scelta dell’armatore, le due nazionalità sono uguali anche nella busta paga. Il comandante Pinsolo ha studiato alla Facoltà di ingegneria navale a Genova «ma volevo vivere il mare come protagonista e non come tecnico – spiega il comandante - La prima esperienza tutta ligure, sulla fregata “Canopo”, quindi le petroliere gestite dal gruppo Cosulich con una crescita professionale rapida». La virata di bordo per un uomo che aveva scelto il mare, nonostante la passione privata per le montagne e per la neve, arriva negli anni ‘80 con l’ingresso in Tirrenia e le esperienze su navi traghetto che operano per la flotta di Stato sulle rotte.....clicca qui per l'articolo completo

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