09-07-2019
PAOLO FANTAPPE'(UILT) "UN GRANDE LAVORO DI GRUPPO PER GRANDI RISULTATI"
I l panorama politico ed istituzionale italiano evidenzia una chiara staticità da un punto di vista progettuale e programmatico. Non si vede un progetto organico e di prospettiva sviluppato dal Governo e dai singoli Ministeri. In particolare nel ramo marittimo non si vede una progettazione di prospettiva ed un piano di medio/ lungo periodo che possa farci capire come questo importante settore potrà evolversi e quali interventi intenda mettere in campo il governo giallo/verde. Non si vede all’orizzonte né una riforma del collocamento che possa incrociare domanda ed offerta di lavoro né un progetto di formazione che ribalti l’attuale modello che vede oggi la sola contribuzione del marittimo. Insomma, un quadro completamente fermo ed ingessato da parte istituzionale e di coloro che dovrebbero smaltire la forte burocrazia che caratterizza il settore marittimo. Intanto il mercato mette in evidenza, sempre di più, la nascita di grandi alleanze di compagnie marittime che si stanno impossessando di intere banchine portuali e puntano ad egemonizzare tutta la filiera della logistica. Tutto ciò dovrebbe mettere in guardia i nostri operatori e metterli nelle condizioni di pensare e programmare azioni di sinergia e di lavoro di squadra. Invece oggi, nonostante questo panorama desolante fatto di immobilismo e di grandi aggregazioni armatoriali, in Italia si continua ognuno a lavorare in maniera molto individuale. Ci manca completamente lo spirito di squadra e la voglia di agire con un progetto condiviso in modo da poter gestire questa situazione. Vediamo sempre il solito scontro tra armatori che non fa assolutamente bene né al mercato né al settore né ai marittimi. Riteniamo che non si riesca a portare del valore aggiunto al settore di fronte ad un quadro in cui ognuno gioca una partita a sé. Servirebbe proprio in questo momento uno spirito di squadra e di coesione che non vediamo ma che auspichiamo. Come Uiltrasporti siamo fortemente convinti che solo in questa maniera si potrebbe invertire il trend e creare condizioni migliori nello shipping. Dovremmo tutti insieme far fronte non solo alla concorrenza dei colossi stranieri ,ma anche prevedere tutte quelle riforme che servono al settore marittimo per aumentare l’occupazione, migliorare le condizioni di lavoro e ridurre la burocrazia che imperversa dietro ogni pratica.
Siamo veramente fuori da ogni contesto quando leggiamo sulle pagine dei principali giornali le reciproche critiche e denunce che si lanciano le due principali società di cabotaggio italiano. Mette in evidenza le caratteristiche proprie che abbiamo in Italia ovvero la spinta alla soggettività ed il rifiuto a gestire il mercato facendo sinergie e squadra. Questo purtroppo si riverbera in tutti i soggetti che caratterizzano il cluster marittimo, che vedono nell’individualità l’unico obbiettivo da perseverare. Pertanto il titolo di questa breve considerazione è proprio la volontà di mettere in luce l’importanza del lavoro di gruppo, della squadra ovvero quello che manca oggi al mondo marittimo italiano, al contrario di ciò che vediamo invece all’estero. L’auspicio è che sia intanto il sindacato a dare il buon esempio con un percorso di unitarietà e caparbietà che evidenzi, nello stare insieme una virtù fondamentale: il senso della responsabilità. ◆
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