09-02-2020

NOI FIGLI DELLA TIRRENIA

Carissimo direttore,

è la prima volta che ti scrivo anche se ci conosciamo da più di trent'anni tu eri l'elettrico degli allestimenti delle nuove navi, dei mezzi veloci nelle situazioni complicate si diceva: "chiama Bartolo" e tanti altri che come te con passione e e professionalità non vi siete mai tirati indietro.

Da 35 anni sono dipendente delle nostra Tirrenia e voi naviganti vi conosco tutti, le vostre storiche famiglie, i nostri genitori, mio padre fu assunto in Tirrenia nel 1951 ed io ho preso il suo posto.

Si figli della Tirrenia e lo diciamo con orgoglio, non ci siamo mai risparmiati MAI, abbiamo vissuto momenti belli ed altri brutti come l'incendio del Florio; ricordo quella notte in ufficio, senza che nessuno me lo avesse chiesto a chiamare le vostre famiglie per rassicurarle.

Ora per noi amministrativi e poi per voi fratelli naviganti è il momento più brutto della nostra Tirrenia, la chiusura della sede di Napoli sarà la fine della nostra STORIA iniziata nel 1936. 

Ci trasferiranno tutti in altre sedi al nord lontani dalle nostre famiglie, lontano dalla nostra terra e senza nessun futuro!!

NON E' GIUSTO, NON E' UMANO!!!

Per questo vi chiedo fratelli naviganti di aderire allo sciopero di domani 10 febbraio dopo sarà troppo tardi, e come ha giustamente scritto Tonino Spierto, a prescindere dalla sigla sindacale.

E' UN NOSTRO DIRITTO DIFENDERE IL NOSTRO LAVORO, LA NOSTRA DIGNITA', LE NOSTRE FAMIGLIE!!!!!

Scusatemi se non mi firmo con il mio nome ma devo salvaguardare me e la mia famiglia.

W I LAVORATORI DELLA TIRRENIA

Firmato   ........ 

 

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