QUATTRO SOCIETA' INTERESSATE
A DEIULEMAR SHIPPING Oltre
all'armatore partenopeo
Domenico Ievoli, anche
Manfredi Lefebvre e i due
greci Palios e Pappas hanno
messo gli occhi sulla flotta
di dodici navi bulk
carrier.Dopo la proposta di
concordato fallimentare resa
pubblica dalla neo-costituita
società SeaShipDry Srl
partecipata da Marnavi (80%)
e da Europa Investimenti
(20%), sono circolate
diverse indiscrezioni di
mercato secondo cui
sarebbero almeno altre tre
le cordate interessate agli
asset della società di
Torrre del Greco. Una di
queste farebbe capo a
Manfredi Lefebvre d'Ovidio,
armatore monegasco
proprietario della compagnia
crocieristica Silversea
Cruises, che da qualche mese
avrebbe dato mandato ai suoi
consulenti di studiare
attentamente questa
operazione.
Oltre
a lui circolano fra i nomi
di possibili interessati
anche quello di Simeon
Palios, numero uno di Diana
Shipping, la società greca
che nei mesi scorsi ha è già
comprato all'asta le due
Kamsarmax di Ledi Shipping,
e infine anche Petros Pappas
(Star Bulk Carriers).
Quest'ultimo sembrava
potesse farsi avanti insieme
a Raffaele Zagari (Augustea)
che però ha escluso ogni
interesse: "Questa
indiscrezione - ha spiegato
Zagari - è assolutamente
infondata. È tradizione in
Augustea dai tempi di mio
nonno di non interessarsi a
deals legati a fallimenti di
società italiane".
Riguardo alla proposta
depositata da SeaShipDry al
Tribunale di Torre
Annunziata, fonti legali
spiegano che si tratta
tecnicamente di una proposta
di concordato fallimentare
(non di un'offerta
d'acquisto) per cui, nel
caso venisse accolta dagli
organi del fallimento, non
porterebbe a una successiva
asta giudiziaria. Questa
proposta di Marnavi ed
Europa Investimenti non
impedisce però ad altri
potenziali acquirenti di
depositare a loro volta
un'offerta d'acquisto per il
ramo dry bulk di Deiulemar
Shipping e, nel caso gli
organi preposti decidessero
di 'bocciare la proposta di
concordato fallimentare', si
proseguirebbe con un'asta al
rialzo per individuare
l'offerta d'acquisto
migliore.Ai curatori
fallimentari spetta il
compito di massimizzare il
prezzo di vendita del
pacchetto di dodici navi
cercando, se possibile, di
cedere contestualmente anche
i 26 dipendenti della
società. Lo scorso luglio
una perizia ordinata dai
curatori fallimentari aveva
stimato per questo ramo
d'azienda un valore compreso
fra 81 e 90 milioni di euro.
Adesso resta da vedere se
verranno depositate nuove
offerte d'acquisto o
ulteriori proposte di
concordato fallimentare per
arrivare entro Natale a una
cessione definitiva di
Deiulemar Shipping.Nicola
Capuzzo
http://www.trasportoeuropa.it/