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Tirrenia: per Antitrust Ue caso aperto, inchiesta ancora in corso

Incontro Passera-Almunia sulle condizioni privatizzazione (Il Sole 24 Ore Radiocor) - Cernobbio, 09 set - E' ancora totalmente aperto il caso Tirrenia visto dall'angolatura dell'Antitrust europeo. Il commissario Joaquin Almunia ha avuto un lungo incontro a Cernobbio con il ministro dello sviluppo economico Corrado Passera e nella lista dei dossier italiani aperti o 'apribili' che coinvolgono la responsabilita' della Concorrenza, in cima, c'erano proprio le condizioni della privatizzazione con il passaggio della proprieta' della societa' di navigazione alla NewCo Compagnia italiana di navigazione. Il ministro Passera, interrogato da Il Sole 24 Ore Radiocor, si e' limitato a dichiarare che "attualmente sono in corso le investigazioni dell'Antitrus europeo".

Secondo quanto risulta a Il Sole 24 Ore Radiocor l'Antitrust europeo non ha ricevuto finora nuove informazioni tali da rimuovere il sospetto che le condizioni della privatizzazione non violino le regole sugli aiuti di Stato. L'investigazione e' aperta da diverso tempo e all'ordine del giorno adesso e' la verifica sul prezzo pagato (380 milioni di euro) per accertare se si tratta di un "giusto prezzo" oppure no. Almunia non ha fornito indicazioni sui dettagli della posizione della Concorrenza. Ma gia' a fine luglio aveva indicato che l'azione dell'Antitrust Ue proseguiva su una lista di casi di aiuti di stato ottenuti in passato da Tirrenia o da sue filiali indipendentemente dalle conclusioni dell'Antitrust italiano sulla fusione. Oltre al controllo della procedura di privatizzazione per verificare se ci sono stati aiuti di stato di cui puo' aver beneficiato Cin. E' evidente che se gli aiuti di stato del passato (cioe' quelli che hanno preceduto la privatizzazione) fossero considerati illegali e il commissario Almunia non fosse convinto che tra la vecchia e la nuova societa' c'e' stata "discontinuita'", la nuova proprieta' potrebbe trovarsi nella scomoda posizione di doverli rimborsare

La nuova Tirrenia e' nata a meta' luglio con il passaggio di proprieta' della societa' in amministrazione straordinaria, alla Cin, partecipata al 40% da Moby (Vincenzo Onorato), al 30% da Clessidra, al 20% da Gip (Luigi Negri) e al 10% dall'imprenditore Francesco Izzo. Dei 380 milioni 200 milioni sono stati versati immediatamente, il resto sara'spalmato in tre 'tranche' in otto anni. Nello stesso tempo era stata formalizzata la convenzione con il ministero dei Trasporti: prevede che a Cin andranno 72 milioni annui per 8 anni per coprire le perdite realizzate sulle rotte invernale giudicate anti-economiche. L'Antitrust italiano ha dato il benestare alla transazione con una serie di condizioni che riguardano riduzioni obbligatorie dei prezzi, cessione di rotte (uscita di Moby dalla Genova-Porto Torres), tagli di capacita' di trasporto e scioglimento degli accordi di 'code sharing'.

 
Per Almunia, sulla base delle regole sugli aiuti di stato, il via libera dell'Autorita' nazionale non chiude il caso. A fine aprile Bruxelles aveva chiuso l'indagine approfondita in conseguenza dell'uscita di Grimaldi e Aponte da Cin: l'Antitrust europeo aveva perso la competenza su caso perche' la fusione rientrava nelle dimensioni nazionali

Sono pero' rimasti aperti i vecchi casi di aiuti di Stato che riguardano le condizioni della privatizzazione (valeva per l'ipotesi originaria come per quella che poi si e' verificata a luglio), l'esame dei contratti di servizio pubblico di fine 2008. In gioco ci sono 496 milioni derivanti dal prolungamento della convenzione di servizio pubblico per le compagnie del gruppo nel 2009-2011 e le nuove condizioni di acquisizione del controllo da parte di Cin. C'e' poi lo 'sconto' di 60 milioni a Cin sul prezzo indicato dai valutatori che deriva dalla dilazione del pagamento in 10 anni senza interessi. E' su questi punti che Bruxelles vuole verificare se si tratta di aiuti di Stato compatibili con le norme Ue o meno. In particolare Bruxelles vuole capire se i servizi forniti dalle societa' dal 2009 sono stati effettivamente definiti "servizi di interesse economico generale" prima di essere assegnati a tali societa' e se le compensazioni versate siano state "proporzionate ai costi netti sostenuti". Altro punto le misure adottate a favore delle societa' dell'ex gruppo Tirrenia (finanziamenti per coprire spese correnti e vantaggi fiscali). Infine, l'Antitrust Ue vuole capire se il metodo scelto per la privatizzazione puo' aver conferito un vantaggio indebito alle imprese privatizzate o a chi le ha acquisite. Quando all'epoca per acquisire la Tirrenia c'erano anche Grimaldi e Aponte, l'Antitrust non escludeva "che se i criteri di selezione fossero stati piu' trasparenti e la procedura non soggetta a condizioni, altri offerenti sarebbero stati interessati a partecipare alla gara e avrebbero potuto presentare offerte migliori"

Se Bruxelles arrivasse alla conclusione che c'e' stato un caso, o un serie di casi, di aiuto di stato illegale, si trattera' di decidere chi li rimborsa: la vecchia societa' o la nuova? La NewCo Cin non dovrebbe rimborsarli solo se viene accertato che tra la vecchia e la nuova societa' c'e' una effettiva discontinuita' aziendale (non deve esserci stato per esempio il trasferimento automatico dei dipendenti e dei contratti).

 


   

         

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