Cambiano i limiti di età e gli anni di servizio per l’accesso alla
pensione di vecchiaia e a quella anticipata.
Al via la riforma delle pensioni voluta dal ministro del lavoro del
precedente governo tecnico, Elsa Fornero. Vediamo in sintesi le
principali novità che sono entrate in vigore il 1gennaio 2013.
Riforma pensioni: cambia la pensione di vecchiaia
Per poter accedere alla pensione di vecchiaia, si dovrà rispettare
il requisito anagrafico. Così l’età per andare in pensione dovrà
essere per i lavoratori dipendenti di 66 anni e 3 mesi e 62 anni e 3
mesi per le donne. Ovviamente si dovrà tener conto anche del
requisito contributivo, per cui si potrà godere della pensione di
vecchiaia solo con un minimo di 20 anni di anzianità contributiva
La pensione anticipata
Cambiano anche i requisiti per poter accedere alla pensione
anticipata. Da quest’anno infatti per le lavoratrici donne si potrà
accedere alla pensione anticipata con 41 anni e 5 mesi di servizio,
mentre per gli uomini con 42 anni e 5 mesi, Requisiti che aumentano
gradualmente di anno in anno, visto che dal 2014 la pensione
anticipata si potrà avere con 41 anni e 6 mesi di servizio per le
donne e 42 anni e 6 mesi per gli uomini.
La rivalutazione delle pensioni: aumenti non per tutti
Riforma pensioni da quest’anno anche nell’ambito della
rivalutazione. Per effetto della perequazione automatica, le
pensioni subiranno un aumento del 3 per cento, adeguato al costo
della vita. Ma non per tutti. Infatti le pensioni di importo fino a
1.443 euro potranno avere un aumento del 35, mentre si escludono
aumenti per quelle pensioni di importo superiore a 1.486,29 euro.