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Autostrade del mare, Scarpa rivendica un ruolo strategico

Il sindaco chiede a Cappellacci un concreto interessamento Speranze di opportunità di crescita per lo scalo turritano

di Gavino Masia

PORTO TORRES. Il sindaco ha chiesto al presidente della Regione un ruolo di primo piano per Porto Torres nelle Autostrade del mare. Beniamino Scarpa chiede un concreto interessamento per il progetto dell’Unione europea, mirato al trasferimento delle merci dalla rete stradale alle modalità di trasporto ambientalmente sostenibili, che agevola i traffici marittimi. Le Autostrade del mare potrebbero rappresentare una opportunità di crescita per lo scalo turritano e per l’economia del nord ovest della Sardegna, considerate da troppo tempo cenerentole.

La commissione Trasporti del Parlamento europeo, nell’ambito della programmazione 2014_2020, ha previsto una dotazione finanziaria di almeno 50 miliardi di euro per le reti “Ten T” che uniscono i principali snodi urbani europei. L’organismo comunitario ha stabilito anche che la Sardegna entrerà a far parte delle Autostrade del mare: un tracciato che collega Valencia con Barcellona e Livorno, e che passa per l’isola. «Il nostro porto _ sottolinea Scarpa _, grazie alla sua posizione strategica è al centro dei traffici con Spagna e Toscana e di tutti gli altri traffici del Mediterraneo. Porto Torres è il secondo scalo della Sardegna per traffico passeggeri e il primo per quantità merci, ha un porto civico destinato alle navi passeggeri, merci e al diporto, e un porto industriale che ha un grande pontile per le rinfuse liquide e ampi piazzali».

«Lo stesso bacino industriale – aggiunge il sindaco – ospita traghetti passeggeri, navi merci container, rinfuse solide, liquide e combustibili solidi, e ha un ulteriore approdo per le navi che trasportano la materia prima per il funzionamento della termocentrale di Fiume Santo». Si tratta di uno scalo importante sotto tutti gli aspetti, insomma, che nonostante la crisi registra numeri importanti ed è una delle principali porte d’accesso dell’isola.

«Queste peculiarità _ sostiene il primo cittadino _ devono essere valorizzate: il nostro porto deve essere potenziato e rimodernato anche sfruttando gli strumenti finanziari comunitari che accompagnano la programmazione, necessari per creare le infrastrutture adatte, e l’inserimento di Porto Torres all’interno di tali finanziamenti consentirebbe la piena applicazione del principio fondante i programmi comunitari». I quali, secondo Scarpa, hanno come obiettivo lo spostamento modale delle merci dalla strada ad altre vie (marittima-ferroviaria), eliminando sia il congestionamento delle strade e la relativa incidenza di mortalità, sia l’inquinamento derivante dalla massiccia presenza di tir in circolazione. «È necessario – conclude il sindaco – un incontro con il presidente Cappellacci e con gli assessori alla Programmazione e ai Trasporti, per approfondire i temi della portualità alla luce delle importanti novità che stanno emergendo dopo gli ultimi provvedimenti adottati dall’Unione Europea». Una richiesta legittima anche alla luce dei ritardi di alcune opere portuali (vedi rimozione secca storica), su cui la stessa Regione aveva garantito il fine lavori l’estate scorsa.

 

 

 

 

                                        

 

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