TRASPORTI: PILI
(PDL), NAVI TIRRENIADI QUINTA MANO PER LA SARDEGNA
Cagliari, . - (Adnkronos) -
''Tirrenia
si prepara al nuovo scandalo: navi di quinta mano per la Sardegna.
Tutto questo continuando ad incassare 72 milioni di euro all'anno
senza abbassare di un euro le tariffe e imperversando con pennelli e
vernici per continuare a speculare sulla Sardegna e sui sardi nel
piu' totale monopolio sulla continuita' territoriale con il silenzio
di tutti e la complicita' di molti. Non si puo' continuare ad
assistere ad una gestione vergognosa e spregiudicata del servizio
pubblico. Nessun piano industriale serio, nessuna vera strategia
calmieratrice dei trasporti marittimi, tutto giocato sulla testa dei
sardi''. Lo ha detto il deputato sardo Mauro Pili (Pdl), pubblicando
le prove ''di quanto sta avvenendo nel porto di Livorno, dove la
nave Dimonios, ha perso i quattro mori (il vessillo della flotta
della Regione sarda, Saremar, ndr) e ha vestito le insegne della
Tirrenia''.
''Tutto pronto per annunciare navi nuove o magari la continuita' con
la Sardegna a bordo di navi efficienti e migliori. Magari le stesse
navi che qualche mese fa venivano definite scarti e barchette ora
diventano vascelli da prima classe, da spendere in comunicazione
artefatta e funzionale solo a ingannare gli utenti. In realta' - ha
denunciato Pili - si tratta di navi di quinta mano. Una vergogna
indegna soprattutto perche' tutto questo avviene continuando a
mettersi i soldi pubblici in tasta, noleggiando navi che dovevano
essere nuove e soprattutto senza diminuire di un euro il costo di
trasporto marittimo da e per la Sardegna''. Secondo Pili si tratta
di ''un vero e proprio raggiro della continuita' territoriale, da
una parte incassano 72 milioni di euro all'anno e dall'altra,
invece, noleggiano navi di quinta mano continuando ad esercitare
costi alle stelle che rendono la Sardegna inaccessibile. Una
speculazione gravissima che continua a dimostrare la pochezza
manageriale e gestionale della Tirrenia che,
con trucchi e vernice, prosegue il misfatto vero del caro biglietti
che ha messo in ginocchio la Sardegna''. Pili ha pubblicato su
facebook ''le fotografie delle cinque edizioni della nave nell'arco
degli anni, ha denunciato ''l'utilizzo di queste navi come
stratagemma per continuare a risparmiare sulla gestione e nel
contempo continuare al lucrare sempre di piu'. Si tratta di una
chiara operazione tesa a far cassa sulla testa della Sardegna. Da
una parte ricercano sul mercato le navi di quinta mano a poco prezzo
e dall'altra - sostiene Pili - mantengono alti i costi dei
biglietti, con il chiaro obiettivo di intascare sempre di piu' dal
contributo statale dei 72 milioni di euro''. ''Con questo
comportamento la
Tirrenia si conferma - conclude
Pili - un soggetto inaffidabile proprio perche' specula sempre di
piu' sulle rotte sarde e, cosa ancor piu' grave, lo fa con la totale
indifferenza delle istituzioni che dovrebbero impedire questa
immensa truffa ai danni della Sardegna e dei sardi. Soldi dello
Stato destinati a calmierare il mercato vengono, invece, impunemente
incassati senza incidere minimamente sulle tariffe e continuando a
noleggiare con una spregiudicatezza inaudita navi di quinta mano per
un servizio, quello della continuita' territoriale che dovrebbe
essere garantito con navi di proprieta' e nuove e tariffe adeguate
al servizio di continuita' territoriale''.