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Aumenti Toremar: risponde Onorato

 

FIRENZE - «La Regione non è un armatore». Con questo slogan coniato dall`ex assessore toscano ai Trasporti Riccardo Conti, dopo il passaggio da Stato a Regione di Toremar, è iniziata la sua privatizzazione. Un`operazione delicata, visto che con le sue navi Toremar deve garantire la continuità territoriale per le isole dell`arcipelago toscano durante tutto l`arco dell`anno, a prezzi sostenibili non solo per gli abitanti, ma anche per i turisti, che con il loro apporto economico rappresentano la principale fonte di sostentamento per gli (continua a pagina 11) Aumenti Toremar isolani. E` questo l`inizio di una "lettera aperta" che Confindustria, Confesercenti, Confcommercio, Associazione albergatori elbani, Faita e Cna hanno inviato alla Regione toscana e alla Toremar. «Trattandosi di un servizio pubblico - si legge nella nota - il territorio elbano avrebbe giustamente preferito che tale rimanesse, con una gestione nelle strette mani della regione o, in alternativa, con una public company partecipata da rappresentanze locali e, ovviamente, da un armatore privato. Un armatore che però non fosse stato il solo già operativo sulla tratta con propna compagnia privata, per non pregiudicare il principio di sana concorrenza che avrebbe dovuto rimanere inalterato. Nonostante la chiarissima anomalia ciò non è avvenuto, e la famiglia Onorato - che nei decenni ha reso, con Navarma prima e poi con Moby, un encomiabile servizio all`Elba - si è aggiudicata la cessione di Toremar, venendosi così a determinare una posizione dominante molto prossima al monopolio. Anche una auspicabile ipotesi di coinvolgimento del territorio nella costituzione della nuova società Toremar è stata completamente elusa, trascurando il fatto che ciò avrebbe potuto rappresentare un significativo ponte virtuale con la comunità residente. In tale situazione, l`Associazione albergatori elbani, che già si era attivata per far entrare sul canale una nuova compagnia che praticasse prezzi abbordabili anche per i turisti, avvallata da altre associazioni di categoria ha fatto ricorso all`Autorità garante per la concorrenza, vincendolo ed ottenendo che una discreta percentuale degli slot venisse affidata ad altre compagnie. Un peccato originale che si ripercuote sulla vita degli isolani e, soprattutto, sull`economia turisti- ca del territorio. Ed ora, dopo un solo anno di gestione della nuova società, in virtù del contratto di servizio esistente, dalla compagnia viene chiesto alla Regione di poter aumentare i prezzi per non fallire. Preso atto degli aumenti del costo del carburante e dell` aggravio Iva dovuto alle recenti normative europee, ed apprezzando gli interventi migliorativi apportati dalle compagnie di navigazione operanti sul canale che, andando incontro alle esigenze espresse anche dalle categorie economiche presenti in sede di Osservatorio, hanno integrato per il 2013 i collegamenti sia nella bassa che nella media stagione favorendo il processo di allungamento della medesima, si fa appello alla Regione ed alla società Toremar affinché vengano valutate altre ipotesi correttive per far tornare i conti alla compagnia. Come tutte le aziende italiane, prosegue la lettera, stanno facendo in questo momento di forte congiuntura, si agisca in primis sul contenimento dei costi e sull`ottimizzazione dei processi produttivi, piuttosto che sull`aumento dei prezzi di vendita che il mercato non può recepire, e che correrebbero il serio rischio di ottenere l`effetto opposto. Per far fronte alle difficoltà economiche, ogni impresa cerca di rivalutare le proprie politiche commerciali, adottando strategie che consentano di incrementare i ricavi con maggiori vendite numeriche di prodotto e/o di servizio. Ciò è ancora più profittevole se le vendite avvengono a costi produttivi invariati, come verosimilmente avviene nel caso dei traghetti che comunque, pieni o vuoti, debbono effettuare la corsa sostenendone gli oneri a prescindere. A tale proposito e sottolineando il maggiore apporto che ne potrebbe derivare, le scriventi chiedono alla compagnia di prevedere tariffe agevolate e/o pacchetti sconto, soprattutto orientati verso la bassa stagione, per i nativi e per i possessori di seconde case sull`isola, che potrebbero essere incentivati a venire più spesso se il costo del traghetto fosse meno incidente, con positive ricadute economiche anche per il sistema commerciale e l`indotto del territorio. Non avendo la presunzione di voler dare lezioni di economia all`armatore che, per inciso, non ne ha affatto bisogno, si desidera tuttavia rimarcare come la maggior parte delle aziende italiane stia intervenendo attualmente anche sul contenimento delle spese per il personale dipendente, ottimizzando le risorse, riducendo gli organici, rivedendo i contratti sindacali e, se del caso, ricorrendo agli ammortizzatori sociali. Pur umanamente apprezzando gli accordi raggiunti con le parti sindacali, che hanno consentito tra l`altro il reintegro dei 54 lavoratori prima in stato di precarietà con la compagnia pubblica, e l`adozione di un contratto che prevede 15 giorni a terra e 15 in mare, alla luce di quanto sta avvenendo e della paventata eventualità di fallimento della società armatoriale, ci si chiede se non sia il caso di rivedere anche alcuni termini dell`accordo, se non sostenibili. Dispiace dire questo, ma non ci si può esimere dal far notare chegli interessi di carattere generale debbono avere la priorità su quelli di parte, e rilevare come un eventuale rincaro dei prezzi dei traghetti determinerebbe inevitabili ricadute negative per tutta l`isola. Altro elemento da considerarsi è quel ribasso dell`8% che Moby praticò in fase di aggiudicazione della gara e che le ha consentito, insieme ad altri fattori, di portarsi a casa il risultato. Quella somma di tutto rispetto che la Regione risparmierebbe ogni anno, potrebbe servire a colmare una parte dei maggiori oneri di bilancio in Toremar. Va altresì evidenziato che durante la riunione dell`Osservatorio del 27 Dicembre scorso, pur fa- cendo cenno ad un incremento minimo dell`1,5 % per i residenti, nonostante le diverse sollecitazioni al riguardo non è stato chiarito di quanto dovrebbe essere aumentato il costo del biglietto per i passeggeri non residenti, e soprattutto per i loro automezzi. Se i dati che circolano fossero veritieri, si sta parlando di qualcosa come 8 o 9 euro a macchina, e due euro in più per i passeggeri, da moltiplicarsi per due: andata e ritorno. Certamente un simile innalzamento delle tariffe provocherebbe degli effetti negativi. Si chiede pertanto alla Regione - chiude la nota - nelle vesti dell`assessore ai Trasporti Luca Ceccobao, nonché alla dirigenza di Toremar, di valutare una serie di misure alternative che possano in qualche modo colmare il gap negativo di circa 4 milioni annui lamentato dalla compagnia a seguito dei rincari Iva e di bunkeraggio, ricercando attraverso altri canali l`equilibrio di bilancio, fermo restando che gli investimenti effettuati sulle due navi sono in linea con quanto previsto dal contratto di servizio e che, ancorché effettuati nel corso del primo anno, devono comunque essere considerati come ammortamenti pluriennali». Alla lettera delle associazioni inviata alla Regione, ha così risposto l`amministratore delegato della Toremar, Achille Onorato: «Ho apprezzato molto i consigli dati sulla gestione al fine del contenimento delle tariffe ma, purtroppo, come proverò a spiegare più avanti, le cose non sono così semplici come da Voi illustrate. Sono al contrario rammaricato che Vi riferiate al processo di privatizzazione come ad un "peccato originale" che si poteva evitare. Vi ricordo che la privatizzazione delle compagnie pubbliche è stata fortemente voluta dall` Unione europea e quindi inevitabile. Questo processo storico ha visto purtroppo L`Italia, anche in questo settore, fanalino di coda dell`Europa nella tempistica. Basti pensare che Mar-   garet Tatcher privatizzò la British Sea Link prima che io nascessi! Veniamo a noi: Toremar non è in crisi, ma lo sarà presto se non passano questi aumenti molto marginali, parliamo di poco più di un euro a passeggero ed in media tre per l`auto in bassa stagione. I residenti resteranno invariati, tranne per l` I stat. Il colpo di grazia ai nostri conti è venuto dall`applicazione dell` Iva non detraibile su tutti gli acquisti, incluso, purtroppo, il carburante. Al momento dell`aggiudicazione della gara non potevamo immaginare che il carburante passasse da circa 750 euro a tonnellata a 1050 euro improvvisamente! Una corsa da Piombino a Portoferraio o viceversa costa soltanto di carburante circa 1.000 euro. D`inverno trasportando solo residenti a 3,15 euro a passeggero sono necessarie circa 370 persone, a viaggio, per pagare il solo prezzo del carburante! Con questo esempio ho voluto rispondere anche alla vostra sollecitazione riguardo il taglio dei costi per il contenimento della tariffa. Di questi tempi, purtroppo, il costo pnncipale delle compagnie di navigazione è il carburante e tutto ciò che ha generato una crisi del settore a livello planetario di cui non si vede ancora oggi l`uscita. Non possiamo perciò accogliere il vostro suggerimento riguardo al taglio dei contratti di lavoro dei marittimi per due buoni motivi: noi Onorato siamo gente che viene dal mare e riteniamo i marittimi il primo asset della flotta, sono i marinai che fanno le navi e non le navi i marinai, e poi perché l`impatto di una simile manovra sarebbe veramente marginale. Una nota sulla sovvenzione: la Toremar non è solo la linea A2 Piombino - Portoferraio ma anche e soprattutto una miriade di linee per le altre isole che assorbono, parlo ancora del carburante, tutte le nostre energie economiche. Una nota non polemica, ma di semplice constatazione devo farla a riguardo delle altre compagnie presenti nel canale, oltre naturalmente la Moby, che ci sono soltanto quando c`è la crema sul caffè e la tazza non è amara. Sarei felice se, al contrario, navigassero tutto l`intero arco dell`anno. Ringrazio le Associazioni per averci riconosciuto lo sforzo nella ristrutturazione delle navi ed è anche vero che i lavori fatti, che a fine programma, ammonteranno a 5 milioni di euro ("Onglasa", "Aethalia", "I,ibuma"), vanno registrati nella voce ammortamenti in dieci anni, ma finanziariamente vanno pagati per cassa ai quali vanno sommati gli investimenti per il rinnovo della flotta. Detto questo e sperando di essere stato esaustivo, nell`augurarVi un buon 2013 di rinnovata collaborazione, Vi annuncio che insieme ai modesti ritocchi tariffari, saranno anche varate delle offerte speciali riguardanti il turismo, mai effettuate da Toremar prima di oggi. A tal fine, è già in corso un colloquio con l`associazione albergatori, volto soprattutto ad allungare la stagione turistica».

 

 

 

 

                                        

 

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