Negli anni
settanta/ottanta, capitava spesso dover trascorrere le nottate sulla
banchina di Palau,
l’ultimo traghetto levava gli ormeggi alla mezzanotte, le corse
notturne non erano ancora nel pensiero dei nostri “governanti”. Le
squadre di calcio o di pallavolo, al rientro dalle trasferte spesso
toppavano l’ultimo imbarco, il servizio della compagnia pubblica,
comunque, veniva garantito dalle 04,30 alle 24,00 e l’attesa si
riduceva, quando andava male per i malcapitati, a poco più di
quattro ore. Qualche decennio dopo, venne attivato il servizio
notturno e l’ultimo traghetto Saremar staccava, da Palau, sempre
alla mezzanotte. Oggi le cose sono radicalmente cambiate, ma in
peggio, sono trascorsi trenta/quarant’anni e La Maddalena si accorge
di essere ancor più isolata, di allora.
L’ultimo vergognoso
episodio si è verificato nella notte tra martedì 5 e mercoledì 6
u.s. Per dodici ore il servizio, causa maltempo, è stato sospeso.
Dalle ore 19,00 del 5, alle ore 07,00 del 6, un centinaio di
persone, tra cui la squadra allievi dell’Ilvamaddalena (bambini di
10 anni), ha dormito all’addiaccio a Palau. I traghetti, efficienti
e sicuri, della Saremar ben ancorati in banchina e quello Delcomar,
costretto a rimanere fermo, perché meno idoneo per affrontare le
avverse condimeteo. Mentre tutti noi si dormiva tranquilli al caldo
delle coperte, molti nostri concittadini erano costretti a
saltellare nella stazione marittima, per fortuna tenuta aperta
(rivolgiamo anche noi un grazie al personale della CO.S.T. s.r.l.
società che gestisce la stazione marittima di Palau
e alla Guardia Costiera), per garantire un minimo di ospitalità per
poter combattere il freddo.
Nel 2013, continuiamo a parlare delle difficoltà
e dei disagi che i precari collegamenti marittimi, continuano a
creare. E’ vergognoso che dalla serata (erano le 19,00), per tutta
la notte fino al mattino, La Maddalena sia stata costretta al totale
isolamento, dodici lunghe ore. Solidarizziamo con quanti hanno
subito il disagio ed urlato “vergogna” e proviamo ad immaginare se
vi fosse stata una emergenza, di qualunque tipo, oggi non si
parlerebbe di una disavventura ma di una tragedia. Il problema
collegamenti marittimi non lo si vuole affrontare con
determinazione, forza e coraggio, si discuterà ancora di questo
episodio, come è stato per episodi ben più gravi, ma nulla accadrà.
Si sprecheranno, nuovamente, fiumi di inchiostro ( come hanno fatto,
con puntualità, il Sindaco e il nostro Assessore ai trasporti, come
ha fatto il Presidente dell’Ilvamaddalena), per denunciare i disagi
che la sensibile e abile mano dell’Assessore Regionale ai Trasporti
sta creando ma, come un copione già visto, purtroppo, nulla accadrà.
Quando saremo capaci di ribellarci a tutte le vessazioni che da anni
subiamo, sarà sempre troppo tardi e con tutta la buona volontà …..
un foglio e una penna, a Cagliari, non fanno rumore.