USB SOLIDARIETA' A GIORGIO CREMASCHI
Mentre USB protestava fuori dai locali dove si svolgeva la riunione
dei Direttivi di Cgil, Cisl e Uil per decidere di affossare
democrazia, rappresentanza e diritto di sciopero, Giorgio Cremaschi
tentava, come suo diritto, di intervenire nel dibattito. Non era
previsto! Così gli è stato impedito, è stato circondato e poi
buttato fuori.E lo hanno fatto non soltanto i cani da guardia di
Angeletti e Bonanni, ma anche quelli della Camusso e di Landini.A
Giorgio Cremaschi la piena solidarietà di tutta USB.A chi disprezza
la democrazia, il confronto e il diritto dei lavoratori di scegliere
da chi essere rappresentati, va il nostro biasimo più completo.Non
sono degni di rappresentare i lavoratori: è ora che tutti ne
prendano atto! Segue l'intervento di Giorgio Cremaschi pubblicato
sul sito della Rete28Aprile.Nella mia lunga esperienza sindacale non
mi era mai capitato di vivere in prima persona la scena madre del
film 'L'uomo di marmo'.. Ora mi è successo. Ero sfuggito alle maglie
strette della selezione preventiva di coloro che avevano diritto a
partecipare alla riunione degli esecutivi CGIL CISL UIL. Su circa
150 persone ero la sola in dissenso con la proposta sulla
rappresentanza illustrata dalla relazione di Bonanni. Ho pertanto
presentato la mia regolare richiesta di intervento, a cui non ho
avuto alcuna risposta da una presidenza che guardava le nuvole.
Allora, conclusa la relazione sono intervenuto con una mozione
d'ordine, chiedendo di sapere se il dibattito era aperto a tutti i
partecipanti che formalmente ne avevano il diritto oppure no.(...)
Angeletti mi ha risposto a nome di tutta la presidenza di no,
parlavano solo gli oratori concordati preventivamente dalle
segreterie... A questo punto ho detto che fare una riunione sulla
democrazia ed escludere preventivamente chi è in dissenso, anche se
avrebbe tutti i diritti di intervenire, è una precisa
rappresentazione di ciò che si vuole fare.Ero solo in quella sala a
non essere d'accordo, che paura avevano di sentire le mie ragioni
per 5 minuti? Ma non volevano proprio sentirle e quando la mia
indignazione mi ha spinto a dire alle loro facce ipocritamente
sorridenti che si dovevano vergognare e che in fondo la loro
intolleranza corrispondeva a quello ha stavano decidendo sulla
rappresentanza, cioè la cancellazione del dissenso, sono esplosi.Ho
visto una mano che cercava di staccare la corrente dal microfono,
mentre diversi segretari confederali mi si avvicinavano e
cominciavano a spingermi giù dal palco, uno di loro mi sussurrava di
preoccuparmi per la mia salute. Interveniva il servizio d'ordine che
a spintoni mi accompagnava fuori dalla porta della sala. Se non
fossimo stati in una riunione degli esecutivi CGIL CISL UIL si
sarebbe detta una scena di violenza.Ripeto io avevo formale diritto
a parlare in quella sala, ma quel diritto non mi è stato negato per
caso.L'accordo sulla rappresentanza che CGIL CISL UIL stanno
definendo con la Confindustria è infatti un brutale atto di
normalizzazione autoritaria delle relazioni sindacali. Esso
stabilisce che il diritto alla rappresentanza ce l'hanno solo coloro
che preventivamente accettano quell'accordo. Cioè puoi partecipare
alla misurazione della rappresentanza e alle elezioni delle rsu solo
se accetti la flessibilità e le deroghe ai contratti e soprattutto
se ti impegni a non scioperare se in disaccordo. Esattamente quanto
è avvenuto alla Fiat di Marchionne, che ora viene esteso a tutti.La
nuova rappresentanza sindacale seleziona preventivamente chi ha il
diritto alla democrazia e chi no. È il tavolo che che decide chi
rappresenta i lavoratori e non sono i lavoratori che scelgono chi li
rappresenta al tavolo.È come se la riforma elettorale del governo
Letta stabilisse che alle prossime elezioni politiche potranno
partecipare solo coloro che votano oggi la fiducia al governo delle
larghe intese. Non vorrei che l'accordo sindacale gli suggerisse l'idea.D'altra
parte tutto questo è in perfetta sintonia con l'impianto politico
del governo appena varato, in un certo senso ne rappresenta il
versante corporativo. CGIL CISL UIL e Confindustria varano oggi il
governissimo delle parti sociali. Ma il fatto più grave non è
neanche questo. Il fatto più grave è che chi non è d'accordo non ha
più né diritto di parola né diritto di rappresentanzaQuesto è il
fatto enorme, enorme è la sopraffazione che si sta organizzando e
che, come sempre, per riuscire ha bisogno del silenzio. Che viene
alimentato dalla solita stampa di governo, che ora esalta la
ritrovata unità sindacale. Quando invece quella di oggi è l'esatto
opposto della unità sindacale degli anni 60 e 70. Quella apriva la
via alle conquiste del lavoro e della democrazia, quella includeva.
Questa subisce e accetta le regole imposte dal mercato e dalle
imprese, riduce la democrazia, esclude.Per questo bisogna fare
tacere ogni voce di dissenso.L'accordo sulla rappresentanza è troppo
scandaloso perché lo si conosca veramente. Deve passare attraverso
la rappresentazione politica mediatica che ne cancella i contenuti
reali. Le voci fuori dal coro sono pericolose...qualcuno potrebbe
accorgersi che il re è davvero non Per questo non ci fermeremo e
continueremo a spiegare con tutte le forze che abbiamo cosa è
davvero il porcellum sindacale e perché bisogna combatterlo Giorgio
Cremaschi.