Martedì 14
Maggio 2013le principali sigle sindacali
incontreranno il C.I.N. Gruppo Tirrenia, per siglare accordo di
rinnovo contrattuale Marittimi, senza aver precedentemente
concordato nulla con i lavoratori.
Si
è rivolto a noi del Centro Nazionale Marittimi il rappresentante di
molti marittimi del Gruppo Tirrenia tra i quali serpeggia un umore
di rivolta e di disaffezione nei confronti delle organizzazioni
sindacali
Di fronte a tali voci di accordo senza tener
conto della loro volontà, i marittimi si sentono smarriti e traditi,
e chiedono solo di poter conoscere e valutare ciò che andranno a
pagare sulla loro pelle. Pare infatti che tra i vari punti che
toccherà questo nuovo accordo raggiunto nel riserbo più assoluto, vi
sia quello di una “riforma in peius” del loro trattamento economico,
e si parla di compenso forfettario, e di aumenti di retribuzione
subordinati solo al raggiungimento di alcuni step,di fatto
provocando una differenza in perdita tra la paga proposta nel nuovo
accordo e quella attuale.
Tale accordo pare essere l’ennesimo frutto
avvelenato della fallimentare politica della concertazione, e si
mortifica in questo modo l’esaltante stagione di lotte per i diritti
e la democrazia sui posti di lavoro, ed il significato dell’articolo
39 della Carta Costituzionale.
Ci chiediamo allora qual è la misura della
rappresentatività dei sindacati, se decidono in maniera
diametralmente opposta rispetto agli interessi dei marittimi, e le
loro scelte vengono sconfessate dagli stessi lavoratori?
Abbiamo deciso di dare voce ai marittimi, perché
i sindacati stanno firmando un accordo senza essere sostenuti dal
necessario consenso. I loro riferimenti dovrebbero essere sempre i
lavoratori, i loro diritti e tutele. Ci dovrebbe essere assonanza
tra le istanze che i lavoratori chiedono e quelle che vengono
portate avanti dai sindacati.
Anna Massone in qualità di Presidente del
Centro Nazionale marittimi ingiunge a tutti i Sindacati che sono
coinvolti nella stesura di questo contratto con Tirrenia, a
sospendere la loro attività e di indire delle Assemblee per
informare del contenuto dello stesso coloro che lo dovranno, se
d’accordo, approvare.